Riccardo Orsolini, l'attaccante del Bologna, ha rivelato i retroscena della sua decisione di restare in Italia, rifiutando un'offerta milionaria dall'Arabia Saudita. Un'offerta che avrebbe potuto cambiare la sua vita e quella della sua famiglia, ma che il giocatore ha preferito non accettare per inseguire altre emozioni più autentiche, lontane dai riflettori del denaro facile.
La scelta di cuore
In un'intervista a Cronache di Spogliatoio, Orsolini ha parlato in toni schietti e sinceri della proposta ricevuta dall'Al-Qadsiah, pronti a sborsare circa 10 milioni di euro l'anno per portarlo nei loro ranghi. Un'offerta irrinunciabile per molti, ma non per Riccardo. "Non nego di averla presa in considerazione, perché sarei veramente un ipocrita a dire il contrario", ha ammesso l'attaccante. L'offerta avrebbe portato anche 25 milioni di euro nelle casse del Bologna, cosa non da poco per una squadra che fa fatica nei budget di mercato.
Il valore delle emozioni
Orsolini ha spiegato come la decisione di rifiutare sia stata dettata più dal cuore che dal portafoglio. "Ho preferito dare spazio all'emotività piuttosto che al portafoglio", ha dichiarato senza troppi giri di parole. Una scelta che rispecchia il suo modo di vivere il calcio: "Perché gioco a pallone? Mi piace, mi diverte e mi crea delle emozioni. In questo momento sentivo di poter ancora dare qualcosa alle mie emozioni", ha aggiunto, evidenziando come il legame con il club e la sua città siano fondamentali per lui.
Dubbi e certezze
Dopo aver rifiutato l'offerta, Orsolini ha ammesso di aver avuto un attimo di dubbio. "Oddio, ma ho fatto bene?! Sono stato un fesso?!", si è chiesto. Ma, riflettendo, si è reso conto che non era semplicemente una questione di soldi. "Il calcio è divertimento, penso che il calcio sia emozione. Questo è come io vivo il calcio", ha spiegato, sottolineando il desiderio di svegliarsi ogni giorno col sorriso e di condividere momenti con persone che gli vogliono bene.
La sua lunga permanenza a Bologna lo ha legato fortemente al club e alla comunità. "Mi sono trovato in un ambiente che mi ha permesso di avere tutte queste cose qui", ha affermato, riconoscendo il valore delle persone e l'affetto ricevuto. Concludendo, Orsolini si mostra sicuro della sua scelta: "Non è stata una scelta sofferta perché comunque sapevo cosa avevo qui. Spero di non pentirmene, ma non penso proprio".
