Nel cuore del calcio italiano, la Juventus si trova ad affrontare una situazione complessa con uno dei suoi giocatori: Arkadiusz Milik. Nonostante il suo nome compaia ancora negli elenchi ufficiali e tra le spese del club, la sua presenza in campo è un lontano ricordo. Sono trascorsi oltre 500 giorni dall'ultima volta che il bomber polacco ha vestito la maglia bianconera su un campo di calcio. Un'assenza che pesa e che potrebbe presto essere risolta a gennaio, attraverso un prestito o addirittura una risoluzione contrattuale.
Un fantasma alla Continassa
Arkadiusz Milik è come un fantasma nei corridoi della Continassa. L'ultima volta in cui ha varcato il rettangolo verde risale al 25 maggio 2024, quando disputò la partita contro il Monza. Solo cinque giorni prima, aveva segnato il suo ultimo gol contro il Bologna. Dopo, è iniziato un calvario che sembrava non aver fine: un infortunio al menisco durante il servizio con la nazionale polacca e, più recentemente, un fastidioso problema al polpaccio.
Un rientro che tarda ad arrivare
E mentre la Juventus ha continuato la sua corsa, cambiando allenatori, dirigenti e strategie, Milik è rimasto un'incognita irrisolta. In estate, si era riaccesa la speranza quando partì per il Mondiale per Club. Ma quei sogni sono svaniti rapidamente. Ora, con la finestra di mercato di gennaio all'orizzonte, il club torinese deve fare i conti con la realtà e valutare le opzioni a disposizione.
Prestito o risoluzione: il futuro di Milik
Secondo quanto riferito dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, a gennaio si potrebbero concretizzare due scenari: un prestito in un nuovo club alla ricerca di minuti e di riscatto oppure una risoluzione anticipata del contratto, valido fino al 2027. Tuttavia, affinché tali opzioni diventino fattibili, è necessario che Milik sia nuovamente arruolabile, tornando così a disposizione.
