Il futuro di Kenan Yildiz sembra un vero e proprio rebus per la Juventus. L'attaccante bianconero, nonostante un contratto che lo lega al club torinese fino al 2029, è al centro di rumors contrastanti, soprattutto in merito al suo possibile rinnovo. In campo, le prestazioni non mancano: 14 apparizioni, 3 reti e 4 assist sono un bottino di tutto rispetto. Tuttavia, il suo destino a Torino rimane incerto.
Richieste elevate, futuro incerto
Sul fronte sportivo, Yildiz si è dimostrato un elemento prezioso sia sotto la guida di Igor Tudor che con l'attuale mister Luciano Spalletti. La sua versatilità e la capacità di incidere in fase offensiva rappresentano un valore aggiunto per la rosa bianconera. È indubbio che la Juventus, per mantenere alta la competitività, dovrà cercare di risolvere la questione quanto prima, onde evitare l'assalto delle big europee.
Nonostante il suo rapporto di collaborazione con la Juventus sia ancora lungo, il discorso del prolungamento del contratto di Kenan Yildiz rischia di restare in bilico per un po'. Il nodo principale? Le richieste economiche. Attualmente, l'attaccante turco percepisce un ingaggio di 1,5 milioni di euro, ma per il rinnovo avrebbe chiesto un aumento importante, che potrebbe far lievitare lo stipendio a circa 5-6 milioni di euro. Questa richiesta potrebbe rappresentare un ostacolo significativo, specialmente considerando il delicato periodo finanziario che attraversa la Vecchia Signora.
Il fascino del Real Madrid
L'incertezza della situazione contrattuale di Yildiz sta cominciando ad attirare alcune delle grandi potenze del calcio europeo. Secondo le voci che circolano e in particolare alla luce delle indiscrezioni riportate dal "Corriere dello Sport", il Real Madrid, sempre attento ai giovani talenti emergenti, avrebbe manifestato il proprio interesse. Con uno stipendio attualmente abbordabile per molti top club, il classe 2005 potrebbe rappresentare un'opzione interessante per i Blancos, qualora le trattative di rinnovo con la Juventus non decollassero definitivamente.


