C'è una suggestione che sta prendendo sempre più piede in casa Juventus: riportare Miralem Pjanic alla in bianconero. Una provocazione che nasce da una constatazione chiara: la squadra di Luciano Spalletti sta soffrendo a centrocampo, sia per qualità che per quantità. Di conseguenza, non è da escludere che la Vecchia Signora possa prendere seriamente in condiderazione questa possibilità. Pjanic, essendo libero, potrebbe essere tesserato senza costi di cartellino e inserito gradualmente in rosa tra gennaio e febbraio. Un innesto temporaneo, ma utile per alzare il livello tecnico della squadra e dare respiro ai titolari.
Un centrocampo in emergenza
Dall’inizio della stagione, la Juventus ha mostrato limiti evidenti in mediana. Il problema si è accentuato con l’arrivo di Spalletti, che ha modificato alcuni equilibri tattici: Teun Koopmeiners è stato arretrato in difesa, mentre Weston McKennie è stato adattato a esterno a tutta fascia. In mezzo, sono rimasti di fatto soltanto Manuel Locatelli e Khephren Thuram, senza vere alternative di ruolo.
Con una rosa così corta, i due titolari stanno pagando il peso delle tante partite consecutive e della mancanza di rotazioni. Il calo di rendimento di entrambi, nelle ultime settimane, è stato inevitabile e, inoltre, ha messo in luce l’assenza di una regia di qualità.
Il ricordo di Pjanic in bianconero
Arrivato alla Juventus nel 2016 dopo cinque ottime stagioni alla Roma, Pjanic si era imposto subito come uno dei pilastri del centrocampo di Massimiliano Allegri. Con la sua visione di gioco e la precisione nei passaggi, era diventato l’erede ideale di Andrea Pirlo nel ruolo di regista basso, contribuendo ai successi nazionali del club e a importanti percorsi in Champions League.
{/* @ts-expect-error AMP custom element */}Il suo addio, nel 2020, arrivò attraverso lo scambio con Arthur Melo che lo portò a Barcellona, una mossa di mercato che si rivelò poco felice per entrambi i giocatori. In Catalogna, infatti, il bosniaco non trovò spazio e da allora la sua carriera ha vissuto un lento declino, tra esperienze in Turchia e Russia e diversi mesi di inattività.
Un sogno romantico o un passo indietro?
Sul piano emotivo, il ritorno di Pjanic avrebbe certamente fascino: un ex idolo che torna per aiutare la squadra in difficoltà. Tuttavia, la realtà tecnica e fisica è molto diversa. Dopo cinque anni lontano dai grandi palcoscenici, e a 35 anni suonati, è difficile immaginare che possa reggere i ritmi e le esigenze tattiche della Serie A di oggi.
Un eventuale ritorno di Pjanic rappresenterebbe forse una parentesi nostalgica, ma anche il simbolo di un club che guarda più al passato che al futuro. Per la Juventus, che ha costruito la sua grandezza sulla programmazione e sulla lungimiranza, sarebbe una scelta difficile da giustificare.


