Il sogno di mercato della Juventus ha un nome preciso e pesante: Sandro Tonali. Un’idea che alla Continassa circola con insistenza, affascinante quanto complessa, ma che nessuno – né dirigenti né area tecnica – osa più definire impossibile.
Il sogno di mercato della Juventus
Tonali al Newcastle sta bene, si è inserito in un contesto competitivo e ambizioso, ma l’idea di tornare in Italia continua a esercitare un richiamo forte. Non un ritorno qualunque, bensì in un top club capace di offrirgli centralità tecnica, visibilità e un progetto chiaro: oggi, in Serie A, quella possibilità sembra rispondere al nome della Juventus. Non è un segreto che Luciano Spalletti straveda per il centrocampista azzurro, considerandolo un profilo ideale per leadership, intelligenza tattica e capacità di incidere nei momenti chiave.
Il Newcastle, dal canto suo, non ha alcuna intenzione di privarsi facilmente di Tonali. La posizione del club inglese è netta: nessuna cessione, a meno che non sia lo stesso giocatore a chiedere esplicitamente di partire e che arrivi un’offerta ritenuta adeguata. Ed è qui che si innesta la strategia juventina. La Juve, infatti, non può permettersi un’operazione onerosa nell’immediato, ma potrebbe sfruttare proprio l’eventuale apertura del calciatore per costruire un compromesso sostenibile.

Juventus, Tonali continua ad essere il sogno di mercato
La carta in più a disposizione dei bianconeri
L’idea che prende forma alla Continassa è quella di un prestito, con un riscatto fissato per l’estate e legato a una condizione chiave: la qualificazione alla prossima Champions League. Una formula che consentirebbe alla Juventus di rinviare l’investimento più pesante e, allo stesso tempo, al Newcastle di non svendere un asset strategico. Ma per accogliere un nome come Tonali, Damien Comolli – insieme al nuovo direttore sportivo – deve prima risolvere un nodo fondamentale: creare spazio in rosa, sia dal punto di vista tecnico sia economico.
Il tema stipendi è centrale. Tonali percepisce a Newcastle 7 milioni più 2 di bonus, una cifra leggermente superiore al nuovo tetto salariale bianconero, fissato a 6 milioni con l’arrivo di David. Proprio il canadese potrebbe diventare una pedina chiave dell’operazione: il suo inserimento deludente apre a riflessioni immediate, soprattutto se il Newcastle dovesse mostrarsi interessato ad allargare il tavolo della trattativa. In alternativa, la Juve dovrà intervenire con cessioni mirate: riflettori puntati su Miretti, cresciuto nel vivaio e quindi prezioso per il bilancio, e su Adzic.
Dal punto di vista tecnico, Tonali metterebbe tutti d’accordo. Il suo arrivo rappresenterebbe un salto di qualità immediato, aggiungendo valore senza togliere spazio agli altri. Anzi, con lui la Juve aumenterebbe la quota azzurra e acquisirebbe un leader in più in mezzo al campo. Koopmeiners continuerebbe ad agire da braccetto difensivo, ruolo in cui si è ritrovato, mentre Tonali affiancherebbe Locatelli o Thuram, inserendosi nel nuovo assetto pensato da Spalletti, che ha ridisegnato anche la posizione di McKennie per sfruttarne al meglio le caratteristiche.








