Manca meno di un mese all'apertura ufficiale della sessione invernale di calciomercato, e in casa Lazio continuano ad esserci fitte nebbie riguardo la possibilità del club di operare sul mercato. Se, come sembra, il club potrà lavorare solo a "saldo zero", allora ci dovranno essere scelte mirati e probabilmente dolorose cessioni per cercare di regalare a Sarri gli innesti da lui richiesti.
Il tecnico sembra aver chiesto come priorità una mezzala ed un vice Zaccagni, ma non sarebbe troppo soddisfatto nemmeno dal lavoro fin qui svolto dai suoi attaccanti, e per questo a Formello, secondo Il Messaggero, sarebbe nata una pazza idea che porta al nome di Giacomo Raspadori. L’ex Napoli, ora all'Atletico Madrid, è visto come un’aggiunta ideale per il reparto offensivo, ma il cammino per portarlo nella Capitale è irto di ostacoli e trasformare questo sogno in realtà sembra un’impresa titanica.
Un sogno chiamato Raspadori
Maurizio Sarri sa benissimo ciò di cui ha bisogno: un attaccante che sappia amalgamarsi con il gruppo, capace di fare da raccordo tra centrocampo e attacco. Raspadori, con il suo dinamismo e la sua duttilità, rappresenta l’identikit perfetto. Ma c’è un però: attualmente, l'ex Napoli milita nell'Atlético Madrid, club che solo pochi mesi fa ha investito ben 22 milioni di euro per portarlo in Spagna. In Liga, tuttavia, l'attaccante azzurro non è riuscito a lasciare il segno come avrebbe voluto, accumulando appena 309 minuti, dato che lo spinge a considerare un ritorno in Italia. La possibilità di riprendersi la scena nel calcio italiano, e garantirsi la maglia azzurra in Nazionale in caso di qualificazione al Mondiale, è una tentazione difficile da ignorare.
Gli ostacoli sulla strada biancoceleste
I problemi però non mancano. Il principale è rappresentato dal contratto che lega Raspadori (accostato anche alla Roma) all'Atlético Madrid fino al 2030. Una scadenza così lontana rende arduo pensare a un trasferimento in prestito a gennaio, a meno di un’improbabile apertura della società madrilena. Inoltre, la Lazio dovrà fare i conti con questioni finanziarie: l’ingaggio di Raspadori potrebbe gravare notevolmente sui conti biancocelesti. In assenza di cessioni significative che possano riequilibrare i bilanci, infatti, sarebbe difficile trovare le risorse necessarie per concludere l’operazione.
Maurizio Sarri, dal canto suo, continua a lavorare con ciò che la società gli mette a disposizione, ma sa che l'innesto di un giocatore con le qualità di Raspadori potrebbe fare la differenza. Lo dimostrano numerosi casi in passato dove l’abilità del tecnico toscano di plasmare giovani talenti ha pagato dividendi incredibili. Basta pensare a Mertens o Insigne, esplosi sotto la sua guida ai tempi del Napoli.
Le possibilità di vedere un ritorno dell'attaccante in Serie A, stavolta con la maglia biancoceleste, sembrano oggi piuttosto esili, ma il calciomercato ci ha spesso abituato a colpi di scena inaspettati.


