La Lazio torna finalmente a respirare aria di mercato. Dopo mesi di immobilismo forzato e un’estate vissuta con il freno a mano tirato, il club biancoceleste ha ottenuto il via libera per operare nella sessione invernale. Il rispetto della soglia dell’80% nel rapporto tra costo del lavoro allargato e ricavi ha convinto la nuova commissione di vigilanza sui conti dei club di Serie A, aprendo così uno scenario che fino a pochi giorni fa sembrava quasi irrealizzabile. Ma non c’è tempo per festeggiare: il lavoro da fare è enorme e gennaio si annuncia come il mese della rivoluzione.
Il primo colpo della Lazio
La Lazio, proprio a causa del blocco estivo, è chiamata a intervenire in modo deciso. L’idea è quella di una mini rifondazione, con almeno tre o quattro acquisti e un numero simile di uscite. Il primo colpo, però, è già pronto da tempo: Lorenzo Insigne vestirà infatti la maglia biancoceleste. L’ex capitano del Napoli, svincolato dopo l’esperienza al Toronto, è pronto a firmare un contratto di sei mesi con opzione per la stagione successiva. L’accordo prevede un ingaggio da 1,3 milioni fino a giugno, che salirebbe a circa 2,4 milioni annui in caso di rinnovo.
Dietro la scelta di Insigne c’è soprattutto Maurizio Sarri. Il tecnico toscano è stato decisivo: tra il 2015 e il 2018, a Napoli, i due hanno vissuto le stagioni migliori della carriera dell’attaccante, e il desiderio di tornare a lavorare con il suo “maestro” ha spinto Insigne a rifiutare tutte le altre offerte ricevute negli ultimi mesi. Alla Lazio ritroverà anche il numero 24, attualmente libero, ma soprattutto un ruolo potenzialmente nuovo. Sarri lo vede sì come vice-Zaccagni sulla fascia sinistra, ma sta seriamente valutando anche l’idea di utilizzarlo da falso nueve, una soluzione tattica che potrebbe aggiungere imprevedibilità e qualità al gioco offensivo biancoceleste.
Lazio, il profilo di Samardzic è molto apprezzato da Sarri
Non solo Insigne
Il mercato della Lazio, però, non si fermerà a Insigne. Sarri ha indicato come priorità assoluta l’arrivo di una mezzala. Il sogno resta Ruben Loftus-Cheek, profilo che il tecnico apprezza moltissimo, ma l’operazione appare complicata: l’ingaggio elevato rappresenta un ostacolo significativo e il Milan lo cederebbe soltanto a titolo definitivo. Più percorribile ma comunque complicata, invece, la pista che porta a Lazar Samardzic dell’Atalanta. Il club bergamasco lo ha pagato 20 milioni all’Udinese e non intende fare sconti, ma la Lazio proverà a inserire Dele-Bashiru come contropartita per abbassare la parte cash, lavorando magari su un prestito oneroso con riscatto obbligatorio in estate. In alternativa, resta viva anche l’ipotesi Brescianini, acquistato un anno fa dal Frosinone per 12 milioni.
In attacco, il futuro è tutto da scrivere. Restano calde le piste che portano a Ioannidis e a un clamoroso ritorno di Keita Baldé, mentre Castellanos potrebbe salutare: sullo sfondo c’è l’interesse concreto del Flamengo. Anche la difesa potrebbe cambiare volto: se Tavares dovesse partire, con l’Al-Ittihad fortemente interessato, la Lazio andrebbe su uno tra Martin del Genoa e Parisi della Fiorentina. Infine, tra i pali, se Mandas dovesse lasciare (piace a Juve e Genoa), il nome in pole per il ruolo di vice-Provedel è quello di Leali.
