Le sfide tra Parma e Milan, soprattutto quelle giocate al Tardini, sono da sempre teatro di battaglie epiche. Ieri sera, con quattro reti totali, la partita non ha certo deluso le aspettative, ma ha lasciato qualche ombra sui giganti tra i pali. In particolare, Zion Suzuki, portiere del Parma e candidato a futuro numero 1 rossonero, non è riuscito a conquistare completamente i cuori dei dirigenti milanisti presenti.
Dubbi rossoneri
Zion Suzuki, nato nel 2002 nel New Jersey, ma orgogliosamente giapponese, è al suo secondo anno in Italia con il Parma. Da molti considerato una delle promesse più brillanti del panorama internazionale, il giovane portiere si è distinto per abilità atletiche e personalità. Tuttavia, durante l'incontro al Tardini, Moncada, Tare e Ibrahimovic non hanno trovato in lui quelle certezze necessarie per raccogliere il pesante testimone di Maignan.
Difetti
Nonostante il talento, Suzuki ha mostrato alcune lacune, specialmente in termini di concentrazione. Il gol di Saelemakers ha messo in luce questi difetti. Al momento, Zion deve lavorare sulla costanza per poter fare il salto in una squadra prestigiosa come il Milan. Ci sono dei margini di miglioramento, ma i rossoneri rimangono cautamente interessati al suo futuro sviluppo.
Costa tanto
L'acquisto di Suzuki da parte del Parma non è stato certo economico. Il club ha investito 7,5 milioni di euro, più eventuali 2,5 milioni in bonus. Inoltre, il Sint-Truiden guadagnerà il 10% su una futura rivendita. Oggi, il presidente Krause valuta Suzuki almeno 25 milioni di euro, una cifra significativa che il Milan potrebbe esitarsi a spendere. Vista la valutazione attuale del giovane portiere, i rossoneri potrebbero cercare alternative più accessibili.
