La parabola di Federico Chiesa al Liverpool è, finora, una storia a metà. L’esterno italiano, arrivato in Premier League nell’estate 2024 con aspettative altissime, non è ancora riuscito a imporsi definitivamente nella rotazione di Arne Slot. La stagione attuale racconta di un impiego a singhiozzo: qualche presenza sparsa, due lampi in Premier, un assist di qualità nelle coppe, ma anche tante panchine e una sensazione generale di incompiutezza. Il problema, però, va oltre i numeri. È un discorso di incastri tattici e identità. Chiesa è un giocatore abituato a essere protagonista, ad avere responsabilità tecniche, a giocare in verticale negli spazi larghi. Il Liverpool di Slot, invece, predilige un sistema estremamente codificato, che chiede ritmo costante, movimenti sincronizzati e un tipo di continuità atletica che, dopo gli anni di stop-and-go alla Juventus, non è più così naturale per lui.
Il malessere è trapelato anche a Coverciano, quando Chiesa ha rinunciato all’ultima convocazione in Nazionale, scelta spiegata da Gennaro Gattuso come una decisione legata alla sua condizione non ottimale. Una spiegazione credibile solo in parte, perché la sensazione è che il giocatore stesse vivendo una fase di profonda incertezza, tra aspettative inglesi e una fiducia che non è mai decollata del tutto. Eppure, negli ultimi mesi, qualche segnale incoraggiante c’è stato: una buona prestazione in Coppa di Lega contro il Southampton, due assist, un atteggiamento più propositivo. Ma non basta a cancellare l’impressione che, per tornare davvero sé stesso, Chiesa abbia bisogno di un contesto diverso, più adatto al suo modo di interpretare il calcio. E con certe premesse, le sirene italiane tornano a farsi sentire come un suono ben gradito dall'ex Juve.
L’idea Chiesa-Napoli e il suggerimento di Ignacio Pià: “Lì ritroverebbe il sorriso”
Se dall’Inghilterra arrivano segnali contrastanti, dall’Italia gli apprezzamenti crescono. Il ritorno in Serie A è una possibilità concreta per Chiesa e c’è già chi vede nel suo profilo il rinforzo perfetto per un club ambizioso, strutturato e alla ricerca di un colpo tecnico di livello assoluto. Tra questi c’è Ignacio Pià, ex attaccante del Napoli, che nelle scorse ore ha parlato apertamente di Federico Chiesa come possibile innesto ideale per la squadra di Antonio Conte. Intervistato da Napolimagazine, Pià è stato chiaro, diretto, convinto: “Vedrei bene Chiesa nel Napoli, conosce il calcio italiano. Napoli può essere la piazza giusta per lui per fargli ritrovare il sorriso. Mi auguro che possa tornare anche in Nazionale”.
{/* @ts-expect-error AMP custom element */}Una dichiarazione forte, ma che trova terreno fertile. Conte, infatti, è alla ricerca di un esterno di gamba, capace di saltare l’uomo e dare imprevedibilità alla manovra. E Chiesa, per caratteristiche, sarebbe davvero un innesto su misura grazie alla sua corsa, oltre al talento e a una personalità che va solo ritrovata. Che un trasferimento a gennaio sia possibile è un altro discorso, perché il Liverpool non ha ancora aperto spiragli ufficiali, e la situazione contrattuale non è semplice da gestire. Ma che il giocatore tornerebbe volentieri in Italia, questo sì, appare sempre più evidente.


