La Lazio si trova in una situazione di stallo sul fronte del mercato. Con le normative UEFA sempre più stringenti e un insieme di parametri finanziari da rispettare, il club biancoceleste è costretto a fermarsi, almeno momentaneamente, in entrata. Ma cosa sta succedendo esattamente? E quali sono i piani di Lotito per il futuro immediato?
Lazio, il blocco del mercato imposto dall'Uefa: la situazione
Lotito si trova costretto a fare i conti con 3 parametri critici: indice di liquidità, indebitamento e costo del lavoro allargato. Come riporta Il Corriere dello Sport, secondo le regolamentazioni della Covisoc, la Lazio non rientra nei limiti necessari per poter tesserare nuovi giocatori. Questo significa che, fino al primo settembre, il mercato in entrata è bloccato. Può vendere, ma non comprare: un vincolo che potrebbe complicare molto la situazione in casa biancoceleste.
Lotito non si tira indietro e assicura che "non smantella e non vende" i big senza valide ragioni. Il presidente è convinto che, attraverso vendite strategiche e magari qualche introito inaspettato, la Lazio possa sbloccarsi sul mercato prima della fine di agosto. Ma è una speranza remota.
Nelle ultime settimane, si sono susseguite diverse riunioni a Villa San Sebastiano per trovare vie di uscita dallo stallo attuale. Tuttavia, al momento, le soluzioni sembrano poco percorribili e la vera svolta potrebbe arrivare solo a gennaio, quando i parametri UEFA saranno nuovamente sotto esame. C'è chi suggerisce che eliminare gli esuberi sia un passo necessario per riequilibrare il monte ingaggi e avvicinarsi al ripianamento del deficit.
L'obiettivo dichiarato è quello di portare a termine alcune operazioni "a saldo zero", vendendo per poi acquistare nello stesso orizzonte economico. Una strategia che impone scelte oculate e tempestive, oltre a un'attenta gestione delle risorse disponibili. “Interverrò se ritengo e se posso migliorare la squadra” ha spiegato Lotito, un messaggio aperto che non lascia presagire nulla di buono.
