I risultati arrivano con facilità e la mano di Spalletti già si vede. Alla Juve manca solo un ultimo sforzo per completarsi e il top player è ormai a un passo.
La Juventus ha imboccato una strada che, fino a poche settimane fa, sembrava smarrita. Con Luciano Spalletti in panchina, i bianconeri hanno ritrovato continuità, identità e soprattutto una sensazione di controllo che era mancata nelle fasi più turbolente della stagione. I risultati hanno iniziato a stabilizzarsi, la classifica si è accorciata e quello che a inizio autunno appariva come un obiettivo ambizioso – la corsa allo scudetto – oggi è tornato a essere un’ipotesi concreta, più vicina di quanto si osasse immaginare.
Il cambio di rotta è stato netto. Dopo i mesi complicati sotto la gestione di Thiago Motta e Igor Tudor, segnati da esperimenti tattici e da una squadra spesso irriconoscibile, l’arrivo di Spalletti ha portato chiarezza. Linee più corte, gerarchie definite, responsabilità distribuite con maggiore coerenza. La Juventus è tornata a vincere partite “sporche”, ma soprattutto a non perderle più. Un dettaglio che, nella corsa al vertice, fa tutta la differenza.
Gennaio, però, incombe. E con la finestra invernale riaperta, il mercato resta un passaggio obbligato anche per una squadra in ripresa. Sul tavolo del direttore sportivo Ottolini ci sono diversi dossier: la difesa ha bisogno di rinforzarsi, il centrocampo manca ancora di fisicità e continuità, mentre in attacco servirebbe un’alternativa capace di garantire gol nei momenti di emergenza. I nomi annotati sono tanti e spaziano tra Serie A ed estero. Eppure, il colpo più importante non arriverà da un aeroporto o da una trattativa lampo. È un’operazione interna, strategica, che vale quasi quanto un grande acquisto.
Juve, finalmente ci siamo: Yildiz pronto al rinnovo
Quel futuro ha un nome e un cognome ben precisi: Kenan Yildiz. Il talento turco è diventato in poche settimane il simbolo della nuova Juventus targata Spalletti. Non solo per qualità tecniche, ma per centralità nel progetto. Con il nuovo allenatore, Yildiz ha cambiato posizione e soprattutto peso specifico: più vicino alla porta, più libero di interpretare, meno ingabbiato da compiti tattici rigidi. I numeri raccontano questa svolta meglio di qualsiasi analisi, perché tre gol e un assist nelle ultime sette presenze di campionato non sono certo una coincidenza. La dirigenza lo sa bene. Per questo il rinnovo è diventato una priorità assoluta. I contatti con l’entourage, guidato dal padre Engin Yildiz, sono continui e un nuovo incontro è atteso già a gennaio.

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La Juventus è pronta a fare un salto deciso rispetto alla prima proposta: dai 4,5 milioni più bonus si può arrivare fino a 6 milioni netti a stagione, una cifra che collocherebbe Yildiz tra i giocatori più pagati della rosa. Sul tavolo c’è anche l’ipotesi di un prolungamento fino al 2031, a conferma della volontà di costruire un ciclo lungo. Una mossa necessaria anche per respingere le sirene straniere. Arsenal, Chelsea, Liverpool e persino il Real Madrid osservano con attenzione l’evoluzione del talento bianconero, pronti a muoversi qualora si aprisse uno spiraglio. La risposta della Juventus, però, è netta: non se ne parla. Alla Continassa filtra fiducia reciproca. La sensazione è che il rinnovo sia solo una questione di tempo.










