Inter e Juventus si ritrovano ancora una volta a condividere la parte alta del dibattito calcistico italiano, ma lo fanno attraversando momenti profondamente diversi. A Milano, Cristian Chivu ha saputo smentire lo scetticismo iniziale trasformandosi in una delle sorprese più brillanti di questa Serie A. Il suo lavoro, iniziato tra mille dubbi, si è consolidato in fretta grazie a un'identità di gioco via via più chiara, gestione dello spogliatoio matura e risultati che, al netto di alcuni inciampi, parlano da soli. L’Inter guida la classifica con continuità, grazie a una squadra che, pur non perfetta, sembra avere interiorizzato immediatamente i principi del nuovo tecnico.
A Torino, invece, il percorso è stato molto più accidentato. La stagione della Juventus è cominciata con un ribaltone, partito già da marzo con l’addio a Thiago Motta, poi l’esonero di Igor Tudor dopo pochi mesi. A raccogliere un ambiente disorientato è arrivato Luciano Spalletti, chiamato a gestire una rosa costruita in modo frammentario e a rimettere ordine in una squadra che da troppo tempo fatica a ritrovare la sua identità storica.
La classifica non è disastrosa, ma la distanza rispetto alla vetta è evidente, così come la differenza di serenità e continuità rispetto ai rivali nerazzurri. Ciò che accomuna le due società, però, è una necessità ormai non più rinviabile: intervenire sulla difesa. A Milano, l’età anagrafica di alcuni interpreti e i contratti in scadenza obbligano Marotta e Ausilio a pianificare un rinnovamento obbligatorio entro la prossima estate. A Torino, invece, la Juventus ha bisogno di un leader che ridia spessore e sicurezza a un reparto che, a prescindere da modulo e interpreti, resta ancora fragile nei momenti chiave, basti vedere cosa accade quando viene a mancare la solidità di Bremer. Ed è proprio su questo fronte che si sta consumando un nuovo capitolo della rivalità tra i due club, con Damien Comolli pronto a inserirsi su uno degli obiettivi più delicati e chiacchierati del mercato nerazzurro.
Upamecano, lo sgarbo di mercato: la Juventus si inserisce e gela l'Inter
Dayot Upamecano rappresenta molto più di un nome sul taccuino degli osservatori. Il francese, colonna del Bayern Monaco e della nazionale transalpina, ha un contratto in scadenza nel 2026 e le trattative per il rinnovo stanno procedendo con lentezza. Il club bavarese vorrebbe trattenerlo, ma il giocatore non ha ancora accettato le condizioni proposte: stipendio, bonus, durata e ruolo futuro restano nodi da sciogliere. Una situazione che inevitabilmente ha attirato l’interesse dei principali club europei, tra cui Real Madrid e PSG, e che da settimane vede l’Inter lavorare con continuità per anticipare la concorrenza.
Upamecano, nelle idee nerazzurre, sarebbe il profilo ideale per sostituire alcune pedine destinate ai saluti estivi e garantire immediato impatto in un reparto che ha bisogno di esperienza, fisicità e affidabilità. Il problema principale resta l’ingaggio, perché il difensore percepisce cifre molto elevate a Monaco e difficilmente le abbasserà senza una contropartita tecnica o contrattuale di rilievo. Nelle ultime ore, però, si è registrata una novità che rischia di complicare i piani dell’Inter, perché anche la Juventus ha deciso di entrare nella corsa.
Spalletti, che ritiene prioritario rafforzare la difesa già da gennaio, ha individuato in Upamecano un leader potenziale da affiancare a Bremer, soprattutto in vista di una stagione 2026-27 in cui il club bianconero punta a tornare competitivo ai massimi livelli. Comolli avrebbe già effettuato i primi sondaggi, consapevole che anticipare la concorrenza significherebbe mettere a segno un colpo di grande peso tecnico e simbolico. La Juventus dovrà però affrontare lo stesso problema che sta frenando l’Inter: il costo dell’operazione complessiva.
Upamecano potrebbe anche partire a gennaio, se il Bayern decidesse di monetizzare, ma più realisticamente il discorso si sposta all’estate, quando il difensore potrà firmare con chiunque o valutare eventuali offerte da parametro zero. Ed è proprio questa la ragione per cui Torino sta provando a infilarsi nella trattativa, puntando sulla forza del progetto tecnico e su un’ingombrante rivalità sportiva che renderebbe il colpo ancora più significativo.


