È corsa contro il tempo in casa Roma. La società giallorossa si trova a dover rispettare i stringenti vincoli imposti dalla UEFA per evitare pesanti sanzioni. Mancano sol cinque giorni alla famigerata scadenza del 30 giugno e il CFO Massara è al lavoro per mettere insieme una decina di milioni di euro in plusvalenze. Lo spettro del Fair Play Finanziario incombe su Trigoria e i giochi non sono ancora chiusi.
La sfida del Fair Play Finanziario
Il famoso Fair Play Finanziario della UEFA non è uno scherzo e la Roma lo sa bene. I giallorossi sono tenuti a chiudere il bilancio 2024/25 in pareggio e per farlo devono ottenere quanto prima 10 milioni di plusvalenze. Non è una missione impossibile, ma certo richiede abilità e fortuna. Alcuni movimenti di mercato sembrano poter risolvere la situazione, ma nulla è ancora definito.
Cosa rischia la Roma?
Qualora la Roma non riuscisse a rispettare la scadenza, il rischio di reiterata irregolarità si trasforma in una spada di Damocle da non sottovalutare. Secondo il regolamento UEFA, le sanzioni possono variare dalla restrizione nei giocatori da iscrivere nella lista UEFA fino alla più drammatica esclusione dalle competizioni europee. È uno scenario che i tifosi nemmeno vogliono immaginare.