Un'avventura iniziata con buoni propositi ma scivolata via in maniera anonima. Mario Balotelli pensava di potersi rilanciare nel calcio italiano con la maglia del Genoa, ma le cose sono andate decisamente diversamente da come l'attaccante ed i tifosi rossoblu speravano.
Sei presenze, per un totale di 62 minuti, zero reti, zero assist e due cartellini gialli. Questo il bilancio con cui presumibilmente si concluderà l'esperienza di Super Mario all'ombra della Lanterna. Il divorzio è ormai deciso, e le parole del ds dei liguri Ottolini ("Ci sono semplicemente giocatori che sono più adatti al nostro tipo di calcio. Mario ha voglia di giocare ancora, lavoriamo per trovare una soluzione"), stanno lì a certificarlo. Un divorzio che arriverà a breve giro di posta, con il giocatore che dovrebbe essere ceduto già nei prossimi giorni.
Balotelli-Genoa ai titoli di coda: ecco dove andrà Super Mario
"Con Mario ci siamo parlati in maniera chiara. Si allena, è in lista, ci sono ancora alcuni mercati aperti e vediamo quello che si potrà fare. Avremmo potuto attivare la clausola a fine dicembre, non lo abbiamo fatto perché non è nel nostro stile e volevamo darci reciprocamente più tempo". Con queste parole il direttore sportivo del Genoa Ottolini ha di fatto sancito la fine dell'avventura di Balotelli in rossoblu. L'attaccante, che al momento si sta curando da un infortunio alla mano rimediato nei giorni scorsi, dovrebbe essere ceduto proprio i questo periodo, sfruttando i mercati ancora aperti in giro per il mondo.
Secondo il Secolo XIX per l'ex nazionale si aprirebbero ora le porte per uno sbarco in America, anche se resta da capire se in quella del Sud o quella del Nord. Per Balotelli si potrebbe infatti prospettare un passaggio in Brasile, dove diversi club si sarebbero già fatti avanti nelle scorse settimane, o uno sbarco in MLS, visto che il calciomercato è aperto fino al 23 aprile.
Sembra ormai certo che la carriera del centravanti non continuerà in Italia. Balotelli-Genoa, l'ennesima storia senza lieto fine di una carriera piena di "what if...".
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