Il mercato di gennaio è orami alle porte e per Gasperini sarà una manna dal cielo, o almeno così sperava il tecnico. Sul fronte delle entrate c’è stato un intoppo di troppo.
La Roma di Gian Piero Gasperini si avvicina al mercato di gennaio con una consapevolezza ormai chiara: l’attacco è il reparto che più di ogni altro necessita di interventi mirati. Non per mancanza di alternative numeriche, ma per una questione di compatibilità tecnica e continuità di rendimento. In questo contesto, il nome di Artem Dovbyk resta centrale, ma non più intoccabile. L’attaccante ucraino era arrivato nell’estate 2024 con aspettative importanti, forte di una stagione precedente di altissimo livello in Liga.
L’impatto con il calcio italiano e, soprattutto, con i principi di Gasperini, si è però rivelato più complesso del previsto. Dovbyk, al netto dell’infortunio, fatica a garantire quella partecipazione costante alla manovra che il tecnico considera imprescindibile per il suo sistema offensivo. Il centravanti resta un riferimento fisico, almeno sulla carta, utile in area e nel gioco aereo, ma la squadra spesso rallenta quando l’azione passa dai suoi piedi, soprattutto contro avversari chiusi.
A complicare ulteriormente il quadro è arrivato l’infortunio muscolare che lo ha fermato nelle ultime settimane. Uno stop che ha tolto continuità al suo percorso e che ha impedito a Gasperini di lavorare con costanza sul suo inserimento tattico. Il recupero procede, ma senza forzature: la sensazione, a Trigoria, è che il problema non sia solo fisico, bensì strutturale, legato all’adattamento al sistema. Lo stesso discorso, seppur con sfumature diverse, riguarda Evan Ferguson.
L’attaccante irlandese, arrivato con l’idea di aggiungere dinamismo e profondità, non ha ancora convinto del tutto. Alterna spunti interessanti a lunghe fasi di anonimato, e anche in questo caso Gasperini non sembra aver trovato una collocazione definitiva che ne esalti le qualità. Due profili diversi, Dovbyk e Ferguson, ma un problema comune: l’assenza di quella sintonia totale con il gioco richiesto dall’allenatore. Per Gasperini il calciomercato non rappresenta un semplice rafforzamento, ma una vera necessità per restare agganciati alla corsa al quarto posto. E proprio qui iniziano a complicarsi le carte per colui che, almeno nelle intenzioni iniziali, avrebbe dovuto sostituire o affiancare Dovbyk.
Stallo Raspadori, Roma costretta a rivedere l’offerta
La strategia giallorossa porta dritta a Giacomo Raspadori. L’attaccante, reduce dall’esperienza all’Atletico Madrid, è considerato il profilo ideale per aggiungere qualità, mobilità e imprevedibilità al reparto offensivo. Tuttavia, la trattativa si sta rivelando più complessa del previsto. L’Atletico Madrid non è disposto a liberare Raspadori alle condizioni inizialmente proposte dalla Roma. Il club spagnolo continua a fare muro sulla formula del trasferimento, ritenendo insufficiente l’offerta giallorossa. Una posizione che ha costretto Frederic Massara a rivedere la strategia, pur senza stravolgerla. La nuova proposta allo studio prevede un prestito oneroso da circa 2 milioni di euro, accompagnato da un diritto di riscatto fissato intorno ai 17 milioni.

Stallo Raspadori, Roma costretta a rivedere l’offerta – chiamarsibomber.com
Una cifra più vicina alle richieste dell’Atletico Madrid, pensata per sbloccare una trattativa che la Roma considera prioritaria. L’obiettivo è chiudere in tempi brevi, evitando inserimenti di altri club e permettendo a Gasperini di avere Raspadori già a disposizione per la sfida contro l’Atalanta. Per Raspadori, l’avventura all’estero rischia così di chiudersi dopo appena sei mesi dal suo addio al Napoli. Un ritorno in Serie A che avrebbe il sapore del rilancio, in un contesto tecnico che potrebbe valorizzarne la duttilità e la capacità di muoversi tra le linee. Per la Roma sarebbe una scelta coerente con le esigenze di Gasperini: meno staticità, più soluzioni, e un attacco finalmente modellabile secondo le sue idee.








