Finisce qui la storia tra il Diavolo e Divock Origi: l’attaccante belga va verso la rescissione del contratto coi rossoneri
Parola fine all’avventura del belga al Milan. L’addio tra il Milan e Divock Origi sembra ormai certo. Dopo un periodo di incertezze e prestazioni che non hanno mai brillato più di tanto, il club rossonero e l’attaccante belga hanno deciso di risolvere il contratto che li legava fino al giugno del 2026. Questo passo significativo rappresenta un risparmio economico per il Milan, liberandosi di un ingaggio pesante. Ma quali sono stati i retroscena di questa separazione e cosa può aspettarsi ora Origi?
Un addio ormai scritto
Divock Origi, arrivato al Milan a parametro zero dal Liverpool nell’estate del 2022, ha giocato 36 match ufficiali con la maglia rossonera, mettendo a segno solo 2 gol contro Monza e Sassuolo. Una performance deludente per chi era stato accolto con grandi aspettative. Il contratto firmato garantiva un ingaggio di 4 milioni netti a stagione, un importo considerevole che il club milanese ha preferito alleggerire dai propri bilanci.
Il peso economico della risoluzione
Risolvendone il contratto in anticipo, il Milan riesce a risparmiare sui pagamenti futuri che avrebbe dovuto corrispondere al belga – il quale pur senza giocare percepiva più di 300.000 euro al mese. Non una cifra da poco, se si considera che Origi di recente non è neanche stato inserito in rosa per scendere in campo. La separazione permette al club di reinvestire tali risorse in futuri acquisti o in rinnovi più strategici.

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Un giocatore in cerca di una nuova strada
Dopo la parentesi in prestito al Nottingham Forest, Origi ha vissuto momenti di limbo contrattuale, opponendosi a ulteriori trasferimenti e allenandosi individualmente tra Roma e Firenze. Nonostante le difficoltà, sembrerebbe avere ancora voglia di rimettersi in gioco.
L’attaccante belga ha soli 30 anni, quindi ha ancora potenzialmente tanto da offrire. L’obiettivo sarà trovare una squadra pronta a dargli fiducia, magari in un contesto meno pressante rispetto a una big come il Milan. Le qualità tecniche non sono mai state messe in dubbio, ma l’urgenza del rilancio è sentita, sia dal punto di vista professionale che economico.
Con la risoluzione del contratto, si chiude un capitolo difficile per entrambe le parti. Il Milan si concentra sul futuro e sul rafforzamento della squadra, mentre Origi dovrà rinunciare ad un ingaggio che, seppur importante, ha finito per offuscargli la carriera.








