L'Inter di quest'estate ha vissuto un calciomercato ricco di emozioni e di colpi di scena, come raccontato dal direttore sportivo Piero Ausilio in una recente intervista al Corriere dello Sport. Tra le principali trattative sfumate, quelle per Lookman e Koné, due giocatori che avrebbero potuto fare al caso della formazione nerazzurra. Tuttavia, la crescita dei giovani talenti interni ha permesso al club di rivedere i propri piani, mantenendo il focus su un progetto giovane e dinamico, in linea con l'amato 3-5-2.
La trattativa sfumata per Lookman con l'Atalanta
È stata una delle storie di mercato più chiacchierate: "Ci abbiamo provato con Lookman - ha ammesso Ausilio - convinti che ci avrebbe consentito di cambiare qualcosa. Ma l’Atalanta è stata irremovibile". Il club bergamasco è riuscito a trattenere una delle sue pedine chiave, negando all'Inter la possibilità di arricchire il proprio reparto offensivo con le qualità dell'attaccante inglese.
Focalizzazione sui giovani: il caso di Pio Esposito
Dietro la mancata acquisizione di Lookman, c'è però un lato positivo per l'Inter, che ha visto sbocciare talenti come Pio Esposito. Durante il Mondiale per Club, Esposito ha dimostrato grinta e maturità, tanto da essere stabilmente inserito nel gruppo: "Per cui Bonny vice Thuram ed Esposito alternativo a Lautaro", ha spiegato Ausilio. Questa crescita interna ha permesso al club di considerare alternative altrettanto valide senza la pressione di grossi investimenti.
L'interesse per Koné e l'arrivo di Diouf
Anche la pista che portava a Koné si è infine raffreddata. "C’è stato un contatto, poi la Roma ci ha fatto sapere che non se ne faceva nulla", ha raccontato il direttore sportivo. Questo ha spinto l'Inter a concentrare le sue energie su altri obiettivi, portando infine all'arrivo di Diouf. Una mossa che dimostra come il club sia sempre in grado di adattarsi alle evoluzioni del mercato, trovando soluzioni efficaci e sostenibili.
