In dodici mesi, il valore di mercato di Teun Koopmeiners si è praticamente dimezzato, passando dai 60,7 milioni stimati nell'estate scorsa a circa 30 milioni attuali. La Juventus, che vedeva nell'ex Atalanta una delle pedine fondamentali del nuovo progetto tecnico, si ritrova ora in una situazione complessa. Le sue recenti performance non convincono, mentre l'ombra di una possibile minusvalenza comincia a farsi inquietante a Torino.
Il crollo del valore di Koopmeiners
Il Koopmeiners che il direttore sportivo bianconero aveva ammirato all'Atalanta è, per ora, un miraggio. Igor Tudor, il nuovo allenatore della Juve, ha ereditato un giocatore in difficoltà, spesso surclassato da compagni di reparto come Locatelli, Thuram e McKennie. Con questa situazione, la possibilità di una minusvalenza diventa più che una semplice preoccupazione per la dirigenza bianconera.
Un futuro incerto a Torino
Thiago Motta aveva immaginato una Juventus con Koopmeiners come regista illuminato e leader tecnico, ma la realtà è ben diversa. Tudor si trova di fronte a due opzioni: continuare a insistere sul centrocampista o aprire le porte del centrocampo a chi offre oggi maggiori garanzie. L'olandese, nonostante sperasse in un ritorno in Nazionale, è stato convocato solo per l'infortunio di Timber e non ha mai calcato il campo. Rivedere presto quel Koopmeiners che all'Atalanta incantava per visione di gioco, leadership e gol pesanti è ciò che sperano tifosi e dirigenza.
Opzioni per il mercato di gennaio
Non è escluso che a gennaio la Juventus possa valutare un prestito per Koopmeiners, cercando di offrirgli la possibilità di ritrovare continuità e, chissà, rilancio. Il suo ingaggio da 5 milioni, accoppiato ad un contratto lungo, non aiutano economicamente il club. La speranza è che questa misura possa essere l'inizio della risalita di un talento che, sotto la Mole, non ha mai veramente brillato.
