La Juve ha speso una cifra folle per rimediare alle "giuntolate": che attacco all'ex dirigente!

Il quotidiano Libero analizza il mercato della Juventus, decisamente sottotono: i bianconeri spendono, ma solo per ovviare a errori del passato il cui colpevole ha un nome ed un cognome: Cristiano Giuntoli
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J. David
#30JuventusAttaccante
UEFA Champions League
Stagione 2025/2026

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Il calciomercato della Juventus procede a rilento, con Jonathan David (arrivato a paramtero zero) unico vero acquisto al di là di scambi e riscatti di giocatori in prestito dalla scorsa stagione. Già i riscatti, operazioni per le quali il club bianconero ha già speso una cifra altissima. In un approfondimento intitolato "Le “giuntolate” hanno congelato la Juve", Libero parla delle scelte sciagurate compiute dall'ex Manager della Vecchia Signora, scelte con cui, di fatto, è stato ipotecato il futuro del club.

 

Secondo il quotidiano è questo il vero problema della Juve: non poter operare liberamente sul mercato a causa dei disastri compiuti dalle precedenti gestioni.

La Juve paga le "giuntolate", l'affondo di Libero

Così il quotidiano milanese:

 

Il mercato della Juventus non era quello che si pensava fosse. È una sessione quasi del tutto anonima, di aggiustamenti al disastro tecnico ed economico lasciato dalla triade di direttori (Paratici-Arrivabene-Giuntoli) che si è susseguita nell’ultimo lustro, provando invano a rimediare ai guai combinati dal predecessore. Ecco perché la Juventus si muove e si muoverà poco. Non può impegnarsi ulteriormente a livello economico e finanziario e non vuole nemmeno farlo dato che sta ancora pagando il mercato precedente. Eh già. Conceicao andava comprato per non buttare all’aria il folle prestito secco pagato 10 (10!) milioni, quindi è costato altri 32 più bonus. C’era il riscatto di Nico Gonzalez da onorare nonostante il flop: 28 milioni (dopo gli 8 spesi per il prestito). C’erano i 14 milioni del riscatto di Kalulu e altri 14 per Di Gregorio. E c’erano i 17 per Kelly, altra folle “giuntolata”. Fanno 105 milioni per acquistare cartellini di giocatori che c’erano già. Non è che la Juventus non compra, è che sta spendendo soldi che il direttore sportivo precedente aveva già impegnato. Questa è la patata bollente che Comolli si è trovato tra le mani. Logico che non possa muoversi e debba rimandare gli investimenti alla prossima estate.

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