Il mercato estivo della Lazio si è concluso in modo inatteso e, per certi versi, deludente: nessun arrivo e nessuna partenza. Una sessione bloccata, segnata da numerosi ostacoli sia in entrata che in uscita, con giocatori fuori progetto che stanno appesantendo il monte ingaggi della società. Nonostante l’intenzione di rendere più fluide le finanze del club, la situazione è rimasta ingessata, lasciando in sospeso diverse questioni cruciali in vista della prossima finestra di mercato.
Le difficoltà in uscita
Uno dei nodi principali è rappresentato dai giocatori ai margini del progetto tecnico. Gigot, nonostante i problemi fisici che potrebbero necessitare di un’operazione, è rimasto in Francia per ulteriori accertamenti. Il suo ingaggio pesante di 1,8 milioni di euro grava sul bilancio della Lazio, similmente a Basic (1,6 milioni), Fares (1 milione) e Kamenovic (600mila euro), tutti in scadenza a giugno e ormai lontani dalla rosa titolare.
La speranza della società era alleggerire il monte ingaggi per rispettare il parametro del rapporto spese/ricavi dell’80%, condizione necessaria per garantirsi libertà operativa durante la sessione invernale.
Insigne e le altre scommesse
Nonostante il mercato fermo, il nome dello svincolato Lorenzo Insigne continua a riecheggiare nei corridoi di Formello. L’ex gioiello del Napoli è sotto l’occhio vigile del Parma, ma sembra aspettare un segnale dal suo ex mentore Sarri, che probabilmente lo accoglierebbe a braccia aperte.
Intanto, tra le manovre per il futuro, spunta il giovane talento Jan Carlo Simic, difensore serbo dell'Anderlecht ed ex Milan, che potrebbe rappresentare un investimento interessante per i biancocelesti.
Vista la situazione attuale, le manovre per il mercato di gennaio sono già iniziate. La Lazio dovrà puntare a vendite mirate per poter reinvestire le stesse cifre.
