La Lazio di Maurizio Sarri sta attraversando un periodo complicato. Il mercato bloccato sta mettendo i bastoni tra le ruote al tecnico biancoceleste, che si ritrova a dover lavorare con una squadra non completamente adeguata al suo stile di gioco. Eppure, Sarri è determinato a non lasciare il progetto a metà, sperando in un futuro più roseo per la sua seconda esperienza nella Capitale.
Il ritorno di Sarri: una scelta di cuore
"Sono tornato perché il percorso non era stato completato e non potevo lasciare il popolo biancoceleste nel momento in cui ha un problema", ha dichiarato Sarri durante la cerimonia del Premio Sportilia 2025 a Santa Sofia. La sua è una decisione che si basa su una profonda connessione con il mondo Lazio, un mondo che non si sente ancora pronto ad abbandonare. Anche se gli ultimi mesi non sono stati dedicati al calcio, il richiamo della panchina è stato troppo forte per resistergli. La passione, però, dovrà fare i conti con delle difficoltà non indifferenti.
Mercato bloccato
Durante l'evento, Sarri ha sottolineato come negli ultimi 2-3 mesi abbia "visto 1.000 partite e 1.000 giocatori" per poi ritrovarsi davanti a un mercato bloccato. Con un accenno di ironia, ha evidenziato come il grande lavoro svolto al fine di individuare nuovi talenti si sia dovuto scontrare con gli attuali limiti del club. Il gioco richiesto dal Comandante, fatto di passaggi rapidi e pressing alto, richiede giocatori con caratteristiche precise, e il mercato al momento non è d'aiuto.