Ad Appiano Gentile i giorni che precedono il derby con il Milan hanno un sapore diverso dal solito. Cristian Chivu arriva alla sfida con la consapevolezza di essere atteso da una prova di maturità: i nerazzurri hanno vinto spesso, ma anche sofferto più del previsto in alcuni frangenti e, pur mantenendo un’identità chiara, hanno dato l’impressione di essere una squadra ancora in cerca della sua piena stabilità. Dall’altra parte ci sarà un Milan guidato da Massimiliano Allegri, tecnico esperto, abituato a trasformare le partite più complesse in terreni fertili per il proprio pragmatismo. Un incrocio tecnico e generazionale che rende la sfida affascinante e potenzialmente decisiva per gli equilibri stagionali.
Nel frattempo, però, il derby non è l’unico tema sul tavolo della dirigenza. Tra le mura della sede nerazzurra i discorsi di mercato restano vivi, costanti, inevitabili. Il mese di gennaio rappresenterà un primo bivio, ma è soprattutto l’estate che incombe come un orizzonte pieno di incognite: diversi giocatori sono in scadenza, altri hanno già fatto intendere l’intenzione di valutare nuove esperienze e alcuni veterani si preparano all’ultimo giro di campo della loro carriera. Uno dei reparti più esposti a rivoluzioni è la porta. Yann Sommer, pur garantendo affidabilità, ha un futuro che sembra ormai lontano dal Meazza; il club intanto si interroga se rinnovare o cambiare rotta (cosa più probabile), anche in considerazione dell’età. Parallelamente, Josep Martinez attende garanzie di titolarità, perché senza un ruolo definito potrebbe prendere in considerazione l’idea di lasciare Appiano Gentile già in estate. Una condizione che obbliga Marotta e Ausilio a riflettere e a proiettarsi con largo anticipo sulle strategie future. Ed è qui, un po' a sorpresa, che emerge un nome che da settimane rimbalza tra gli uffici di diversi club europei: Christos Mandas.
Mandas chiede la cessione, l'Inter ci pensa
Il portiere greco della Lazio, classe 2001, ha chiesto ufficialmente la cessione. Le parole del suo procuratore avevano aperto la strada, ma ora è stato lo stesso giocatore a confermare la volontà di lasciare Formello. Dopo una stagione brillante con Marco Baroni, nella quale aveva scalato le gerarchie fino a conquistarsi la porta biancoceleste, il ritorno di Maurizio Sarri ha cambiato tutto. Il tecnico toscano ha rimesso al centro del progetto Ivan Provedel, relegando Mandas a un ruolo marginale. La mancanza di rotazioni, accentuata anche dal fatto che la Lazio non disputa competizioni europee, ha complicato ulteriormente il quadro, portando il greco a vivere un’annata in brusca frenata. È proprio in questa situazione che si inserisce l’Inter.
La società nerazzurra sta valutando Mandas come profilo ideale per il 2025: giovane ma già esperto, titolare in potenza ma capace di accettare anche un contesto competitivo, perfetto come ponte tra presente e futuro. Un portiere “ibrido”, in grado di crescere senza l’obbligo immediato di essere il numero uno ma pronto, se chiamato, a prendersi responsabilità importanti. I rapporti tra Lazio e Inter poi sono buoni, altro elemento che potrebbe facilitare l’operazione.
{/* @ts-expect-error AMP custom element */}Il prezzo, infine, è decisamente in calo rispetto al passato. Un anno fa la Lazio respinse un’offerta da 12 milioni del Wolverhampton, chiedendone almeno 20. Oggi, complice la stagione vissuta in panchina, la valutazione oscilla intorno ai 10 milioni: una cifra che fa gola a diversi club e che rende Mandas un’opportunità concreta per le società che cercano un portiere a medio-lungo termine. Oltre ai Wolves, anche il Panathinaikos osserva con interesse, mentre dalla Liga è arrivato più di un segnale, con il Getafe pronto a valutare un affondo. Ma è l’Inter a rappresentare la vera variabile impazzita. Tra un Sommer che riflette, un Martinez in cerca di risposte e un futuro tutto da riscrivere, Mandas appare come una strada credibile, logica e potenzialmente conveniente.


