Dopo il lungo "conclave" (per citare Cruciani ad Area Fritta) per il direttore sportivo, i rossoneri si trovano sull'orlo di una crisi di nervi alla ricerca del nuovo allenatore. Le opzioni più accreditate nelle scorse settimane sembrano allontanarsi: i piani con Gasperini, Italiano e Allegri si sono complicati. Nel mentre spuntano i nomi di Roberto Mancini e Thiago Motta, due ex Inter che non entusiasmano di certo la piazza.
Il trio dei sogni si allontana
Il nuovo direttore sportivo, Igli Tare, deve affrontare una situazione intricata dopo una stagione da dimenticare. Le prime scelte, considerate inizialmente ideali per far rinascere il Diavolo, stanno sfumando. Gian Piero Gasperini, che ha appena portato a termine la stagione con l'Atalanta, sembra più interessato a consolidare il proprio futuro a Bergamo che a trasferirsi a Milano e pertanto sta trattando il rinnovo con la famiglia Percassi. Vicenzo Italiano pare orientato verso una permanenza al Bologna per dar seguito all'ottima stagione culminata con la vittoria della Coppa Italia proprio ai danni dei rossoneri. Allegri, che non ha obblighi contrattuali attuali, pare abbia già un accordo ufficioso col Napoli in caso di addio di Conte.
Le nuove piste di via Aldo Rossi
I dirigenti rossoneri si trovano dunque a dover ampliare la rosa dei candidati. Tra le opzioni meno battute all’inizio, emergono con forza i nomi di Roberto Mancini e Thiago Motta, che rispecchiano la volontà del club di puntare su tecnici italiani o che comunque conoscono bene la Serie A. Mancini ha vinto tutto in carriera, ma da quando ha intrapreso la strada del commissario tecnico, prima per la Nazionale italiana, poi per quella araba, il suo nome ha perso appeal. Non in via Aldo Rossi dove il suo nome è fortemente preso in cosniderazione. Thiago Motta, invece, è un rischio calcolato: anche se nell'ultima stagione ha floppato, due anni fa era considerato uno dei tecnici emergenti più interessanti del panorama calcistico europeo. Due nomi che, tuttavia, non infuocano la piazza ma anzi lasciano perplessi i tifosi che temono un altro anno zero.
Gli esclusi dalla lista
Tra gli esclusi dalla lista dei candidati c’è, senza ombra di dubbio, Maurizio Sarri. La precedente esperienza col ds albanese alla Lazio ha lasciato cicatrici profonde e non si prevede una riconciliazione a breve. Anche Farioli era stato preso in considerazione insialmente, ma dopo il finale di stagione shock con l'Ajax, il Milan non se la sente di scommettere su di lui.
