Che fine ha fatto Divock Origi? È una delle tante domande che il tifoso del Milan si pone durante questa estate, resa ancor più infuocata dalle manovre di mercato che stanno portando Samuele Ricci dal Torino e Luka Modric a parametro zero dal Real Madrid. L'attaccante belga, scomparso dai radar nella stagione appena trascorsa, è recentemente tornato a far parlare di sé negli uffici del club di Via Aldo Rossi.
Milan, incontro Tare-Origi
Giovedì scorso, precisamente il 26 giugno, Origi ha varcato nuovamente la soglia di casa Milan. Ad attenderlo, il nuovo direttore sportivo Igli Tare, col quale ha discusso della possibile risoluzione del contratto. Vale la pena ricordare che l'ex attaccante del Liverpool ha ancora un accordo in corso con la società rossonera sino al 30 giugno 2026, con un ingaggio netto pari a 4 milioni di euro. Grazie ai benefici del Decreto Crescita, questa cifra sale a circa 5,2 milioni di euro al lordo.
La risoluzione del contratto sembra la soluzione più ragionevole per entrambe le parti. Il Milan considera Origi un esubero, lontano dal progetto rossonero sotto la guida di Massimiliano Allegri. La novità della settimana riguarda una specifica richiesta del belga: per lasciare libero il suo cartellino, Origi ha chiesto il 50% del suo ingaggio attuale, ovvero circa 2 milioni di euro, come buonuscita. Questo il prezzo della libertà dal (fin troppo) gravoso contratto che ancora lo lega al Milan.
È chiaro, quindi, che il futuro di Origi al Milan sembra ormai segnato.


