Il Napoli non vuole perdere tempo. In piena lotta scudetto e con la qualificazione alla prossima Champions League in tasca, il club di De Laurentiis lavora già con decisione sulla squadra del futuro. E le trattative in corso raccontano di un'estate che potrebbe portare al Maradona due nomi di livello assoluto: Kevin De Bruyne e Jonathan David.
De Bruyne apre al Napoli
Un aggiornamento importante, riportato da Sky Sport, arriva proprio sul fuoriclasse del Manchester City. Secondo Gianluca Di Marzio, Napoli e De Bruyne avrebbero già trovato un’intesa economica di massima: il club azzurro sarebbe pronto a soddisfare le richieste dell’ex Wolfsburg, che chiede un ingaggio netto compreso tra gli 8 e i 10 milioni di euro per due stagioni. A 33 anni, dopo dieci stagioni e numerosi trofei conquistati in Inghilterra, il belga sta valutando il suo prossimo passo. E a separarlo dalla Serie A c’è ormai solo una questione personale: scegliere tra una nuova sfida ad alto livello in Europa o un trasferimento più "tranquillo", come quello in MLS dove il Chicago Fire è da settimane in pressing.
La mossa a sorpresa
Nel frattempo, il Napoli non si limita a un colpo solo. Sviluppi importanti - secondo quanto riferito da Fabrizio Romano - arrivano anche dal fronte Jonathan David, punta canadese da 25 reti stagionali col Lille (di cui 9 in Champions): una prima offerta al giocatore è stata presentata. Come riportato inoltre dal Corriere dello Sport, gli agenti del classe 2000 sono arrivati in città per incontrare la dirigenza partenopea e discutere cifre e prospettive. La richiesta è chiara: contratto da circa 5-6 milioni netti a stagione, più bonus e commissioni. Un investimento importante, ma coerente con il profilo di un attaccante nel pieno della sua carriera.
Dietro queste mosse c’è una strategia ben precisa. Il Napoli vuole presentarsi in Champions con una rosa all’altezza. Serve qualità, esperienza e gol. E in questo senso sia De Bruyne che David rappresentano soluzioni ambiziose e concrete. Allo stesso tempo, si tratta di segnali chiari anche per Antonio Conte, corteggiato ma non ancora convinto del tutto a prolungare il proprio percorso in azzurro: per trattenere un tecnico del suo livello, servono garanzie tecniche, oltre che progettuali.
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