Probabilmente né il Napoli né Osimhen si aspettavano di vivere questa situazione quando a dicembre 2023 c'è stato il rinnovo a 10 mln di euro netti a stagione. Una cifra esorbitante ma che il club ha accettato consapevole che in estate sarebbe andato via. Evidentemente, però, le cose non sono andate come ci si aspettava e a due settimana dal gong finale del calciomercato estivo la situazione è ancora in fase di stallo.
Perché Osimhen non è ancora stato ceduto?
Il nigeriano era convinto di avere la fila di squadre dietro la porta e probabilmente l'avrebbe pure se De Laurentiis non pretendesse almeno 100 mln di euro per cederlo. Cifra legittima considerando che parliamo di uno dei più forti bomber d'Europa ma che evidentemente spaventa molte squadre. Escludendo la Saudi League, dove Osimhen non vuole assolutamente andare, i top club quest'estate hanno avuto il "braccino corto": Psg e Chelsea hanno deciso di non sperperare soldi come negli anni passati, il Liverpool non ha comprato nessuno, il Barcellona ha da tempo problemi economici e il Manchester City rischia la retrocessione in Championship per via del fair play finanziario. In questo scenario è difficile che arrivino offerte monstre per Osi. Il paradosso è che se dovesse restate a Napoli si creerebbe il putiferio, come ha spiegato lo storico procuratore Dario Canovi.
Osimhen non può rimanere a Napoli
Canovi a Tuttomercatoweb ha commentato così la stagione degli Azzurri di Conte: “Ruota tutto attorno a Osimhen. Non ha acquirenti. Ma non può certo rimanere. Guadagna tanto per il Napoli, se dovesse restare gli agenti degli altri calciatori andrebbero alla porta di De Laurentiis". Difatti l'ex Lille ha uno stipendio tre volte superiore a quello di Politano, il secondo più pagato in rosa, che percepisce 3,2 mln di euro netti a stagione e 6 volte quello dell'altro gioiello Kvaratskhelia che ne percepisce 1,5 mln.
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