In una trama di colpi di scena degni del miglior dramma calcistico, l'arrivo di Randal Kolo Muani alla Juventus sembrava già scritto nel destino. Tuttavia, un cambio di direzione inaspettato ha rivelato le complesse dinamiche di mercato tra i bianconeri e il Paris Saint-Germain. Questa volta, la Juventus ha dovuto fare i conti con l'ira del presidente del PSG, Nasser al-Khelaïfi, mentre l'attaccante francese è stato attratto lontano dalla Mole per approdare al Tottenham.
Un’offerta allettante, ma controversa
Secondo L’Équipe, la proposta della Juventus sembrava quasi un colpo sicuro. Un prestito oneroso da 30 milioni di euro con ulteriori bonus legati alla qualificazione in Champions League. Questo tipo di offerta avrebbe permesso ai bianconeri di consolidare la loro rosa con uno degli attaccanti più promettenti d’Europa, senza svuotare del tutto le casse.
Le sfumature di un affare fallito
Le aspettative erano alte, soprattutto perché Kolo Muani aveva già mostrato di apprezzare il contesto italiano. "Tutto andava nella direzione di una rapida conclusione," sottolineava L’Équipe. Eppure, in un inaspettato cambio di rotta, la trattativa si è complicata all'ultimo momento. Pare che Damien Comolli, il nuovo DG della Vecchia Signora, abbia visto nell'affare un’ulteriore margine di manovra e, come riportano fonti vicine al PSG, la modifica dell’offerta non è stata accolta con entusiasmo da al-Khelaïfi.
Kolo Muani e la scelta del Tottenham
Mentre la situazione sembrava diventare irrecuperabile, il talento francese ha optato per una nuova avventura in Premier League. Gli Spurs, cogliendo l'attimo come un rapace d'area di rigore, hanno concluso l'affare in tempi rapidi, portando Muani a Londra. Un finale inatteso che ha lasciato spazio a discussioni sul futuro del mercato bianconero, con Comolli che, ora, dovrà far pace con un'altra nemesi nel panorama delle trattative calcistiche internazionali.
