I continui blackout stagionali della Juventus portano inevitabilmente a delle riflessioni che mettono in discussione tutto e tutti. Thiago Motta non può essere l'unico capro espiatorio: d'altronde la squadra non l'ha costruita lui. La giovane età dei nuovi arrivati non può essere una giustificazione, quando si indossa quella maglia sei costretto a vincere dal primo giorno. Ed ecco perché sulla graticola c'è finito anche Giuntoli.
La Juve non perdona
L'ex difensore del Torino Massimo Brambati a TMW Radio ha rivelato: "C'è una grossa responsabilità in tutto questo di Giuntoli, molto di più dell'allenatore. Ad oggi Motta non ha accumulato l'esperienza adatta per stare su una panchina importante come quella della Juventus. Ha fatto tantissimi errori, ma chi lo ha scelto deve pagare. E ribadisco, la famiglia Agnelli ti fa fare, ma poi ti ritrovi col cerino in mano. Non ora, ma a giugno secondo me, dalle informazioni che ho raccolto, ci potrebbero essere dei cambiamenti importanti". A testimonianza che in estate potrebbe attuarsi una vera e propria rivoluzione in casa bianconera.



