Si può dire che Sandro Tonali sia un pallino della Juventus ormai da anni. Già seguito ai tempi del Milan, il centrocampista della Nazionale è di nuovo nel mirino di Spalletti.
Nel panorama del calcio europeo contemporaneo, pochi centrocampisti italiani riescono a coniugare identità, personalità e rendimento internazionale come Sandro Tonali. Il suo percorso, iniziato in Serie A con la maglia del Brescia e maturato definitivamente al Milan, lo ha portato a diventare uno dei profili più completi della sua generazione: regista, interditore, incursore quando serve. Un giocatore che non vive di picchi estemporanei, ma di continuità, qualità rara e sempre più ricercata.
Dopo il trasferimento al Newcastle, Tonali ha affrontato un periodo complesso, ma nel corso dell’ultima stagione ha progressivamente riconquistato centralità nel progetto tecnico inglese. I numeri raccontano una presenza costante: minuti elevati, percentuali di passaggio sopra l’85%, alto numero di recuperi e un impatto che va ben oltre gol e assist. Nella stagione in corso, pur senza numeri offensivi appariscenti, Tonali resta uno dei riferimenti del centrocampo, capace di dare ordine, ritmo e aggressività.
Parallelamente, il suo nome è tornato a essere centrale anche in Nazionale. Con l’arrivo di Rino Gattuso sulla panchina azzurra, Tonali ha ritrovato un ruolo di primo piano. Un ritorno non scontato, ma costruito con prestazioni solide e una maturità evidente rispetto agli anni milanisti. Non è un mistero che la Juventus lo segua da tempo. Già quando vestiva la maglia del Milan, il suo profilo era considerato ideale per il centrocampo bianconero: italiano, giovane, ma già strutturato per reggere pressioni e palcoscenici di alto livello. All’epoca, però, fu il Newcastle ad arrivare prima, grazie a una proposta economica irraggiungibile per qualsiasi club italiano. Oggi la Juve osserva ancora, convinta che per tornare stabilmente al vertice servano giocatori di prima fascia, non semplici soluzioni di passaggio. Ed è qui che entra in gioco il dettaglio che rischia di cambiare tutto.
Tonali, sogno complicato per la Juventus: Spalletti ci prova per l’estate
Se dal punto di vista tecnico Sandro Tonali rappresenta una garanzia assoluta, è sul piano economico che la trattativa rischia di arenarsi prima ancora di decollare. I numeri, in questo caso, sono impietosi e spiegano meglio di qualsiasi analisi tattica perché la Juventus, pur continuando a monitorare il centrocampista, non abbia mai realmente affondato il colpo. Il Newcastle valuta Tonali non meno di 70 milioni di euro per il cartellino. Una cifra già di per sé elevatissima per i parametri bianconeri attuali, ma che rappresenta solo una parte del problema. A questa va infatti sommato l’ingaggio del giocatore, che si aggira attorno ai 7 milioni di euro netti a stagione. Ipotizzando un contratto quadriennale, il costo complessivo dell’operazione salirebbe fino a circa 98 milioni di euro: settanta per l’acquisto e ventotto per gli stipendi.

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Se poi ci aggiungiamo gli emolumenti al lordo, allora un investimento di questo tipo è oggi fuori scala rispetto agli input della proprietà bianconera, orientata a sostenibilità, equilibrio di bilancio e operazioni più diluite nel tempo. Non a caso, la strategia juventina recente ha privilegiato profili futuribili, giovani valorizzabili o occasioni di mercato, piuttosto che colpi immediati da top player già affermati.
Eppure, il paradosso è evidente: proprio giocatori come Tonali sono quelli che mancano alla Juventus per compiere il salto definitivo. Leader veri, con esperienza internazionale, abituati a reggere responsabilità e a trascinare il gruppo nei momenti difficili. La dirigenza lo sa, ma deve fare i conti con una realtà economica che impone limiti chiari. L’estate resta l’orizzonte temporale più plausibile, ma anche il più complesso. Servirebbero incastri favorevoli, magari una cessione importante o un cambio di strategia del Newcastle, che al momento non ha alcuna necessità di privarsi del giocatore.








