Meno di una settimana alla chiusura del calciomercato estivo, e tante big ancora indaffaratissime per cercare di chiudere gli ultimi colpi prima del gong finale. Tra queste c'è l'Inter, che dopo aver preso dal lens il centrocampista Diouf, adesso è alla ricerca di un ultimo tassello, anche se non è ancora chiaro se in difesa o nel reparto offensivo.
La suggestione Lookman sembra ormai tramontata, e a mettere la pietra tombale su una trattativa mai definitivamente decollata ci ha pensato il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni, che tramite i social, ha spiegato perché la pista che porta al nigeriano non è obiettivamente praticabile.
Inter, i conti di Zazzaroni
Secondo tutti i portali specializzati il budget stanziato da Oaktree per il mercato nerazzurro era di 100 milioni, il problema è che questa cifra non era "netta", come spiegato dallo stesso giornalista: "Premessa doverosa, ancorché tardiva: anch’io avevo capito 100, le cessioni a parte. Oaktree aveva stanziato 100 milioni per la campagna acquisti, ma a fronte di 30-40 milioni di cessioni. Quindi, in realtà, erano solo 60 milioni realmente utilizzabili".
Poi, calcolatrice alla ,mano: "Con gli acquisti già messi a segno - Luis Henrique, Sucic, Bonny e Diouf - l’Inter ha speso circa 84 milioni. Considerando i 40 milioni incassati dalle cessioni, il saldo netto a disposizione si è ridotto a circa 16 milioni, una cifra sufficiente al massimo per un giovane prospetto. Se non fosse stato preso Diouf per 25 milioni, Marotta avrebbe potuto disporre di 41 milioni, quelli necessari per Lookman o Koné. Odio fare il commercialista quando si parla di sogni dei tifosi. Ma tant’è...", ha concluso.
