Vinse la famosa Champions del 2005 contro il Milan, ora è in bancarotta per colpa del fratello: l'incredibile storia dell'ex Liverpool

L'ex calciatore del Liverpool è in bancarotta a causa di una lunga battaglia legale con suo fratello. Nonostante i tanti successi calcistici e i soldi guadagnati ora è sul lastrico
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La leggenda del Liverpool, Steve Finnan, si trova immerso in un'immane battaglia legale che rischia di portarlo alla bancarotta. L'ex terzino irlandese, che ha dato un grande contributo nei trionfi in Champions League e FA Cup negli anni 2000, è al centro di un contenzioso con il fratello Sean. La disputa, iniziata dieci anni fa a causa di un affare immobiliare andato male, ha visto i due fratelli coinvolti in un susseguirsi di battaglie legali che hanno portato Steve a vendere persino le sue medaglie per coprire i costi giudiziari.

Una carriera leggendaria e un business fallimentare

Steve Finnan, nato a Limerick, ha avuto una carriera calcistica invidiabile. Ha rappresentato la nazionale irlandese per ben 52 volte e ha partecipato a competizioni di altissimo livello come la Coppa del Mondo e la Champions League. Dopo il ritiro nel 2010, Finnan si è lanciato nel mondo immobiliare, investendo in attività gestite assieme al fratello Sean. Tuttavia, il business si è rivelato un fiasco. Nel 2016, Steve ha espresso le sue preoccupazioni riguardo la gestione delle società, accusando Sean di aver sperperato fondi personali e aver incrementato spese legali inutili. Le tensioni sono culminate in una causa legale, risolta con un accordo di 4 milioni di sterline a favore di Steve, mai però realmente pagato.

La lunga battaglia nelle aule di tribunale

Il mancato pagamento ha costretto Steve a portare Sean in tribunale, dichiarandolo in bancarotta nel 2019. Nonostante ciò, il recupero dei fondi è stato minimo e ha spinto Steve a intraprendere ulteriori azioni legali contro i suoi avvocati precedenti per presunta negligenza. La sua accusa non è però andata a buon fine, aggravando ulteriormanete la sua situazione finanziaria.

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Alla recente udienza presso l'Alta Corte, Finnan ha cercato di farsi valere da solo, sostenendo che il caso fosse troppo complesso per essere trattato al tribunale della contea e accusando una presunta parzialità del giudice distrettuale Revere. Tuttavia, il giudice Mellor ha rigettato tali argomentazioni, affermando che l'appello fosse 'senza speranza' e mirato solo a ritardare il procedimento di bancarotta. Nonostante i tentativi dell'ex terzino di difendersi, la corte ha mantenuto la sua decisione originale, certificando che l'appello fosse del tutto privo di fondamenta e sottolineando che qualsiasi richiesta di rimborso non avrebbe portato a un esito migliore.

La vendita dei ricordi per coprire i debiti

Nello sforzo per far fronte agli enormi costi legali, Finnan ha venduto la sua medaglia della Champions League 2005 per almeno 12.000 sterline e altre reliquie personali nel 2020. Questo gesto, seppur significativo, mette in risalto il drammatico cambiamento di fortuna dell'ex calciatore, una volta celebrato e ora intrappolato in una drammatica situazione finanziaria.

Giulio Piras
Tags :LIVERPOOL

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