A inizio anni ‘90 era considerato uno dei talenti più puri del calcio italiano, ma la sua carriera non è mai riuscita a rispettare le altissime aspettative. Stiamo parlando di Gianluigi Lentini, estroso centrocampista offensivo con un passato tra Torino, Milan e Atalanta.
Gli anni d'oro, poi il coma
Nato nel 1969 in provincia di Torino, Lentini cresce nel settore giovanile granata, dove impressiona per la sua duttilità: può giocare sulla fascia sinistra, da seconda punta o da trequartista, ed è dotato di un dribbling straordinario. Esordisce in Serie A a soli 17 anni, prima di una stagione in prestito in Serie B con l'Ancona. Tornato al Torino, nel frattempo retrocesso, diventa l'eroe della promozione in A, guadagnandosi anche la convocazione in Nazionale. Il Milan di Berlusconi decide di puntare forte su di lui, acquistandolo per la cifra record dell'epoca: 18,5 miliardi di lire (circa 9 milioni di euro). Un trasferimento che scatena l’ira dei tifosi granata, che si scagliano contro società e giocatore, dando vita a disordini con macchine bruciate, guerriglia urbana e atti vandalici.
In rossonero, Lentini disputa una stagione da protagonista sotto la guida di Fabio Capello, ma a 24 anni la sua carriera subisce una drammatica frenata: per via di un grave incidente stradale finisce in coma e rimane lontano dai campi di calcio per un lungo periodo. Da quel momento, non riuscirà più a tornare il giocatore che aveva fatto innamorare un'intera generazione. Dopo qualche stagione al Milan, torna al Torino, gioca un anno con l'Atalanta e poi riparte dalle categorie minori, diventando un idolo a Cosenza in Serie B e chiudendo la carriera tra Eccellenza e Promozione, vicino a casa.
Ma cosa fa oggi Gigi Lentini?
L'ex talento dal look inconfondibile, con i capelli lunghi al vento e l'orecchino, oggi conduce una vita lontana dai riflettori. È tornato a Carmagnola, il suo paese di nascita, e qui gestisce una sala da biliardo insieme ad alcuni amici di sempre, lasciandosi definitivamente alle spalle il mondo del calcio e scegliendo una vita più tranquilla, ricordando gli slalom da urlo sui campi da calcio:
Se sono arrivato a far parlare così tanto di me vuol dire che qualcosa di importante in vita mia ho fatto
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