Il Villarreal, noto come il 'Sottomarino giallo', si prepara ad affrontare la Juventus in una sfida di Champions League che promette scintille. Secondo Giuseppe Rossi, storico attaccante degli iberici, gli spagnoli sono i favoriti. E Rossi sa bene di cosa parla, avendo vissuto da vicino le sfide e l'atmosfera della Liga. Marcelino, il tecnico del Villarreal, sta dimostrando di avere una marcia in più rispetto a Tudor, ancora alla ricerca della quadratura del cerchio con la Juventus.
La posizione del Villarreal in campionato
"Sono terzi in campionato, subito dietro i giganti Barcellona e Real Madrid" sottolinea Rossi a La Gazzetta dello Sport. Marcelino sta impostando la squadra con un gioco fluido e convincente, sintomo di un'idea tattica ormai ben radicata. In effetti, il tecnico spagnolo sembra esser riuscito a fondere una mentalità che li rende quasi un mix tra lo stile iberico e quello italiano. Nel confronto tra le due compagini, il Villarreal potrebbe avere un vantaggio data la maggiore continuità nel gioco.
L'attacco della Juventus: le preferenze di Giuseppe Rossi
Quando si parla di attacco bianconero, Rossi non ha dubbi: "Tecnicamente, David su tutti. Lo scorso anno ha incantato col Lilla in Champions, ma alla Juventus la pressione è un'altra storia. Spero si imponga, anche per ispirare tanti bambini nordamericani, proprio come Pulisic al Milan con i suoi gol." È d'obbligo per la Juventus puntare su talenti in grado di fare la differenza sotto porta.
Cosa serve alla Juventus per battere il Villarreal?
Secondo Rossi, la Juve avrà bisogno di un super Yildiz. "Il turco è un fenomeno e sarà da Pallone d'oro: ha solo 20 anni, ma gioca come un veterano," afferma l'ex attaccante. Forse, è proprio Yildiz l'arma segreta della Juventus: un giovane che incanta non solo per il suo talento, ma anche per la sua capacità di giocare per la squadra. Se i bianconeri puntano al top, dovranno affidarsi a giocatori del livello del turco e avere pazienza per il salto di qualità degli altri giovani. "È una Juve in costruzione," ammette Rossi, ma non manca di elogiare l'operato di Tudor, che secondo lui sta svolgendo un ottimo lavoro.