Mancano 48 ore ad una delle sfide più attese della prima giornata di Cahmpions League, quella che all'Etihad Stadium vedrà di fronte il Manchester City di Pep Guardiola ed il Napoli campione d'Italia di Antonio Conte.
E mentre i due allenatori studiano la formazione perfetta da schierare, nel nord europa iniziano a circolare voci di "complottismo". Il riferimento è al fatto che la sfida tra Citizens e partenopei alla prima di Champions non sarebbe una casualità, ma qualcosa di organizzato e pianificato nei minimi dettagli dalla Uefa. II motivo? Kevin De Bruyne.
Il presunto piano della Uefa
Manuel González, editorialista del portale olandese Voetbalkrant, ha ipotizzato uno scenario piuttosto contorto: "Il ritorno di De Bruyne al Manchester City è stato organizzato e pianificato dalla Uefa. Giovedì andrà in scena una sfida di Champions League che promette scintille: Manchester City contro Napoli. Ma, al di là del fascino della partita, tutti gli occhi saranno puntati sul grande ritorno di Kevin De Bruyne all’Etihad Stadium. Il centrocampista belga ha lasciato Manchester al termine della scorsa stagione, chiudendo un ciclo lungo dieci anni e ricco di successi. Il suo contratto non è stato rinnovato, e oggi De Bruyne riparte da Napoli, con cui ha firmato fino al 2027, con opzione per un ulteriore anno. Una coincidenza che proprio i partenopei e il belga comincino la loro avventura europea proprio nello stadio che è stato casa sua per un decennio?".
E dal Belgio, più precisamente durante il podcast MidMid, rilanciano: "La Uefa avrebbe avuto un ruolo nel designare questo scenario suggestivo. I sorteggi della Champions League, oggi interamente gestiti da un sistema informatico, non sono più soggetti a controlli “manuali”, ma l’organo calcistico europeo ammette che il calendario può subire aggiustamenti per incastrarsi con gli impegni dei campionati nazionali. Dunque, City e Napoli sono stati accostati per puro caso? O c’è stata una mano invisibile che ha voluto rendere ancora più speciale la prima giornata di Coppa? La domanda resta aperta, così come l’interrogativo su cosa pensi davvero Kevin De Bruyne di questo ritorno tanto simbolico quanto emozionante".