A pochi giorni dal suo 39esimo compleanno, Olivier Giroud continua a scrivere la storia, diventando il più vecchio marcatore francese in Europa League grazie al suo gol decisivo nel 2-1 del Lille contro il Brann. Un'impresa che non solo mette in risalto la sua incredibile longevità, ma anche la sua perdurante abilità di influenzare le partite ai massimi livelli. Scendiamo nel dettaglio di una prestazione che ha brillato per esperienza, classe e un pizzico di magia.
Un ingresso da protagonista
Ieri sera, il miglior marcatore della Nazionale francese ha trascorso gran parte del match contro il Brann seduto in panchina, vivendo ogni azione della sua squadra con la passione di un vero tifoso. Non si è certo risparmiato, reagendo ai movimenti dei compagni con una tale vivacità da sembrare quasi un bambino alla sua prima partita.
Subentrato al 67esimo minuto al posto di Hamza Igamane, Giroud non ha tardato a lasciare il segno. Ha dominato il gioco aereo, riuscendo a controllare diversi palloni spalle alla porta. Poi, al minuto 80, quel gol da specialista che ha deciso il match: un colpo di testa preciso da non lasciare scampo al portiere avversario.
Efficienza ed esperienza al servizio del Lille
Quest'anno, il Lille conta su Giroud non solo per la sua capacità di gonfiare la rete, ma anche per la sua forza fisica e la sua efficienza. Un autentico vantaggio da sfruttare con intelligenza. L'età, quasi 39 anni, sembra solo un numero quando si tratta di valutare il suo contributo in campo. Come giustamente sottolineato dal tecnico Genesio, Giroud rappresenta un modello di professionalità per i giovani: "Non puoi durare vent’anni al massimo livello se non sei concentrato sul gioco e se non dimostri di essere professionista ogni giorno. È un ottimo esempio da seguire per i nostri giovani giocatori che devono ispirarsi a lui".
