Caso Bakayoko, la Polizia: “Complimenti, è stato collaborativo. Si è comportato da cittadino modello”

cronaca
facebookXwhatsapp
( Ultimo aggiornamento :

Dopo le infinite polemiche sul caso Bakayoko, fermato dalla Polizia il 3 luglio scorso a Milano per uno scambio di persona, arriva la ricostruzione dell’accaduto. A parlare è Girolamo Lacquaniti, portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, che è intervenuto durante il programma radiofonico “Gli Inascoltabili”, in onda sull’emittente New Sound Level. 

Caso Bakayoko, Polizia: “Le procedure applicate sono quelle standardizzate”

Lacquaniti ha spiegato prima di tutto come mai il giocatore, che nella scorsa stagione ha giocato nel Milan in prestito dal Chelsea, è stato fermato e perquisito: “La sala operativa della Questura di Milano aveva diffuso una nota con la quale segnalava che c’era stata una rissa con sparatoria e si ricercava un suv con a bordo persona di colore con una maglietta verde. Esattamente il tipo di auto, il tipo di abbigliamento e le caratteristiche del giocatore del Milan. Le procedure d’intervento che gli operatori hanno applicato sono quelle standardizzate, quando s’interviene su soggetti sospetti ritenuti armati”.

bakayoko-2

Secondo il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, il 27enne non si è sentito vittima di discriminazione e ha capito perché gli agenti hanno agito così: “No, aveva tempi, modi e mezzi per levare la sua voce, ma del resto è stato il primo a capire perché gli operatori di Polizia hanno agito così. Visto che io lavoro e vivo a Verona, città associata a Shakespeare, possiamo dire ‘molto rumore per nulla’”.

bakayoko-1024x641

Lacquaniti: “Si è comportato da cittadino modello”

Lacquaniti ha voluto infine fare i complimenti a Bakayoko per la sua collaborazione. Il giocatore Blues, sottolinea l’uomo, si è comportato da cittadino modello: “Non sono milanista, ma ne approfitto per fare i complimenti a Bakayoko, che non ha detto ai poliziotti ‘voi non sapete chi sono io, vi faccio passare i guai’. È  stato collaborativo, ha capito la dinamica degli eventi, se non ci fosse stato il video nessuno avrebbe detto nulla perché non c’era nulla da dire e il giocatore del Milan è il primo a saperlo. Merito a lui che si è comportato da cittadino modello, mostrando collaborazione, comprendendo la situazione ed evitando qualsiasi forma di polemica“.

cronaca
facebookXwhatsapp
( Ultimo aggiornamento :

Ultime News