“Ero impotente” Donnarumma racconta la rapina e la paura

Gigio Donnarumma ha raccontato a Libero quanto successo ieri in casa sua a Parigi, dove dei rapinatori sono entrati e hanno picchiato e derubato il portiere del PSG.

Il racconto di Donnarumma

Dopo quanto accaduto nella notte tra il 20 e il 21 luglio in casa sua a Parigi, il portiere del PSG ha raccontato per telefono a Libero quello che ha vissuto.

 Gigio e la sua compagna Alessia Elefante sono stati svegliati alle 3.30 di notte da due dei quattro malviventi. Tutti con il volto coperto e accento francese. Lui è stato messo in ginocchio, legato e girato di spalle mentre la sua compagna doveva portare le cose di valore ai ladri.

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Dopo aver preso un bottino dal valore di circa mezzo milione, i rapinatori sono usciti per le scale (erano entrati però dal tetto) e hanno immobilizzato il custode.

 Dieci minuti dopo Donnarumma e la Elefante si sono liberati e sono andati a un albergo vicino per chiamare la polizia.

 La paura di Gigio

Ma nel racconto dell’ex Milan un aspetto spicca in modo chiaro: la paura che facessero del male alla compagna.

Infatti Donnarumma ha detto: “La paura è stata tantissima, ma ancora di più era che potesse succedere qualcosa ad Alessia. Io ero impotente, legato, non potevo fare nulla. Poi io non mastico così bene il francese ed è stato difficile spiegare a quelle persone dove stessero tutte le cose.

 Ed era Alessia, ancora adesso spaventatissima, insieme a loro. Attimi veramente concitati e di profondo terrore, soprattutto paura per lei. Terrore che le potessero fare del male.”

 Domani il portiere partirà comunque per la tournée asiatica insieme al PSG mentre Alessia vivrà in hotel finché la polizia non avrà terminato le indagini.

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