Il mondo del calcio non è solo fatto di goal spettacolari e partite al cardiopalma, ma anche di umanità e gesti che vanno ben oltre il rettangolo verde. Lo ha dimostrato la squadra del Bari, che ha voluto mostrare il proprio sostegno a Matthias Verreth, centrocampista belga del club, in un momento di profonda difficoltà personale. Dopo essere rientrato in Italia in seguito alla tragica scomparsa del figlio di un anno e mezzo, Verreth ha trovato ad attenderlo in aeroporto tutta la squadra, insieme all'allenatore Fabio Caserta e ai direttori sportivi Giuseppe Magalini e Valerio Di Cesare.
La tragedia in ritiro
Era il 27 luglio scorso quando Matthias Verreth, durante il ritiro con il Bari, ricevette la notizia che nessun genitore vorrebbe mai sentire: la morte del figlio. Un dramma che ha scosso profondamente il giocatore e tutto l'ambiente biancorosso. Il club pugliese, dimostrando grande sensibilità e umanità, interruppe immediatamente il ritiro per permettere a Verreth di fare rientro a casa e stare vicino alla sua famiglia in un momento così delicato.
Un ritorno carico di affetto
A distanza di 11 giorni da quella terribile notizia, Verreth è tornato a Bari, accompagnato dalla moglie e dalla loro primogenita. Ad attenderlo all'aeroporto di Bari-Palese c'era l'intera squadra, pronta ad abbracciarlo e dimostrargli il pieno supporto e vicinanza in questo periodo di dolore inimmaginabile. Il gesto della rosa e dello staff tecnico, presenti per rincuorare il compagno in difficoltà, non è passato inosservato e ha commosso molti tifosi e appassionati.
Lo striscione della speranza
Oltre all'accoglienza in aeroporto, il Bari è stato protagonista di un altro significativo gesto la scorsa settimana, durante la ripresa degli allenamenti. La squadra, infatti, ha esposto uno striscione dedicato a Verreth: un segnale semplice ma fortemente simbolico, per ricordare al centrocampista che, pur nel dolore, non è solo.



