Il Sindaco Sala sul destino di San Siro: "Ho fatto tutto il possibile, ma non posso garantire nulla. Ora la palla passa al Consiglio"

Negli ultimi giorni si è parlato tanto di una decisione imminente in merito al futuro dello storico stadio milanese
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L. Martínez
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Stagione 2025/2026

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La partita sul futuro di San Siro entra nelle sue ore più calde. Alla vigilia del Consiglio Comunale che discuterà la proposta di delibera per la vendita dello Stadio Meazza e delle aree limitrofe a Inter e Milan, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala ha fatto il punto della situazione, rivendicando il proprio ruolo nelle trattative ma lasciando al Consiglio la responsabilità della scelta finale.

Sala: "Ho fatto tutto il possibile"

Di negoziazioni nella mia vita professionale ne ho fatte tante, non ho certo imparato adesso”, ha dichiarato Sala. “Ho fatto tutto quello che potevo fare e credo di aver negoziato al meglio con le squadre. Il mio lavoro si è concluso con la definizione di un’ipotesi di contratto: ora bisogna attendere un parere”.

 

Il primo cittadino ha sottolineato come la vicenda stadio sia “una questione divisiva”, invitando però i consiglieri a decidere “in libertà di pensiero e coscienza”. Un passaggio non banale, considerato che anche all’interno della sua maggioranza non mancano incertezze: il capogruppo della Lista Sala, Marco Fumagalli, non ha ancora sciolto le riserve. “Gli ho spiegato le ragioni per cui Milano ha bisogno di un nuovo stadio, ma la scelta spetta a lui”, ha confidato Sala.

Le criticità del progetto

A complicare il dibattito ci sono inoltre le osservazioni del Comitato Legalità e Criminalità organizzata, guidato da Nando Dalla Chiesa, che ha segnalato alcune criticità nel testo della delibera. Criticità che, secondo Sala, “non sono invalicabili”, tanto che la Vicesindaca sta lavorando in stretto contatto con il professore per trovare soluzioni condivise.

 

Il destino del Meazza, dunque, resta appeso al voto del Consiglio Comunale. Una decisione che non riguarda soltanto due grandi club, ma l’intera città, chiamata a scegliere se archiviare un simbolo del passato o aprire la porta a un futuro fatto di modernità e investimenti.

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