La figura del falconiere, per la Lazio, non è solo simbolica: la tradizione del volo dell’aquila, ripetuta prima di ogni partita casalinga, è da anni parte integrante dell’immagine del club. Proprio per questo il ruolo è particolarmente esposto. Bernabé, oltre alle vicende extracalcistiche che lo portarono al licenziamento - tra cui un caso legato alla diffusione di foto intime - era stato già criticato in passato per un saluto romano rivolto ai tifosi durante una partita all’Olimpico.
Con l’arrivo di Garruto, la società pensava di voltare pagina definitivamente, ma l’eco di alcune pubblicazioni riemerse dal suo passato ha subito riacceso quelle discussioni che la Lazio sperava di aver lasciato alle spalle, creando un nuovo caso sui social.
Il post di scuse: “Sono un’altra persona, ora la mia vita è diversa”
Di fronte alla crescente attenzione mediatica, Garruto ha scelto di intervenire pubblicamente con un post su Facebook per spiegare la propria posizione e prendere le distanze dalle frasi che gli vengono attribuite. “In queste ore sono tornati fuori alcuni vecchi post che avevo scritto anni fa. Li ho riletti e, come capita a ognuno di noi, rileggerli anni dopo fa un effetto strano e distaccato”, scrive il nuovo falconiere biancoceleste. Nel messaggio sottolinea come la sua vita sia cambiata profondamente: l’arrivo dei figli, la crescita del rapporto con la moglie e un percorso personale e professionale che - a suo dire - lo avrebbero portato a maturare e rivedere posizioni espresse in passato.
“Quello che scrivevo allora non mi rappresenta più”, afferma Garruto, spiegando di essere oggi concentrato sugli affetti, sul lavoro con gli animali e sulla natura, elementi centrali nella sua quotidianità. Il falconiere aggiunge inoltre di essere dispiaciuto qualora avesse ferito qualcuno con quei contenuti.
Una partenza in salita
Il debutto di Garruto con il nuovo rapace - non più Olimpia, ma un’aquila reale differente - avrebbe dovuto rappresentare un nuovo capitolo nella tradizione biancoceleste. Invece, il suo arrivo è stato immediatamente offuscato da questioni sociali ed etiche che nulla hanno a che vedere con il suo lavoro sul campo.
Ora il nuovo falconiere spera di lasciarsi rapidamente alle spalle la polemica e di potersi concentrare sul suo ruolo, dichiarandosi pronto a vivere questa opportunità “con passione e umiltà”. La Lazio, intanto, si trova ancora una volta a gestire un tema sensibile, in un contesto dove simboli, storia e sport spesso si intrecciano in modo delicato e complesso.


