Schock per Pianmonti e Dasha: la compagna accusa: "Troppa violenza in Italia"

Durante una partita del Sassuolo, la villa dell'attaccante Andrea Pinamonti è stata svaligiata, con i malviventi che non si sono fermati di fronte alla presenza dei figli e della baby sitter. La compagna Dasha Lapushka ha espresso la sua rabbia sui social
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Nella tranquilla borgata modenese, una partita di calcio si è trasformata in un incubo per Andrea Pinamonti e la sua famiglia. Mentre l'attaccante del Sassuolo dava il massimo sul campo e la compagna Dasha Lapushka lo sosteneva dagli spalti, i ladri approfittavano di quel momento di distrazione per svaligiare la loro villa.

Il furto durante la partita del Sassuolo

Mai avrebbero pensato che quella serata, potesse tramutarsi in un incubo. Eppure, è proprio mentre il centravanti era in campo e la sua compagna sugli spalti, che i ladri sono entrati in azione. La situazione è risultata ancora più preoccupante perché in casa erano presenti i due figli piccoli della coppia e la loro baby sitter. Una presenza che non ha scoraggiato i malviventi, che sono riusciti a portare via un ricco bottino.

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Lo sfogo di Dasha: "Troppi furti, troppa violenza"

Scioccata dall'accaduto, Dasha Lapushka ha espresso tutta la sua frustrazione sui social. L'artista e modella, conosciuta per la sua carriera che l'ha vista trasferirsi in Italia dalla Bielorussia, non ha nascosto la sua rabbia: "Chi fa del male semina solo male e prima o poi la vita presenta il conto. Spero che chi ha fatto questo venga presto individuato e fermato", ha scritto.

Il suo è un grido d'allarme verso un fenomeno che, secondo lei, è sempre più preoccupante: "Purtroppo in Italia, negli ultimi anni c'è qualcosa che non funziona, troppi furti, troppa violenza, troppi femminicidi commenta. Forse, con più punizioni adeguate, molti ci penserebbero due volte prima di agire".

I commenti sui social

La notizia del furto ha destato preoccupazione. Molti sono stati i messaggi di solidarietà a Pinamonti e Dasha, con i tifosi e concittadini preoccupati per la piega che sta prendendo la sicurezza nelle loro città. Fra commenti di rabbia e richieste di giustizia, emerge un sentimento comune: la necessità di intervenire per prevenire e reprimere più efficacemente simili episodi. L'episodio di Pinamonti e Dasha riaccende i riflettori sulle difficoltà legate alla vita privata dei calciatori e delle loro famiglie, spesso nel mirino di chi vuole lucrarsi sulle loro vite. 

Marco Corsini
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