Una partita di calcio giovanile che avrebbe dovuto essere una semplice esibizione di talento e passione si è trasformata in un caos al termine della sfida tra il Csf Carmagnola e il Volpiano Pianese, durante il torneo Under 14 Super Oscar. A seguito degli scontri, il giudice sportivo della Lega Nazionale Dilettanti ha preso dure decisioni, squalificando sia il giovane portiere Thomas Sarritzu sia il giocatore del Carmagnola Cristian Barbero.
Le decisioni del giudice sportivo
Il giudice sportivo ha decretato una squalifica di un anno per due giovani protagonisti della partita che ha terminato in rissa. Thomas Sarritzu, portiere del Volpiano Pianese, è stato punito per una condotta definita "violenta e antisportiva", avendo colpito un avversario a terra con "manate e pugni al fianco e alla schiena". Allo stesso modo, Cristian Barbero del Csf Carmagnola ha ricevuto una sanzione simile per aver colpito con un pugno la nuca di un giocatore avversario.
Il ruolo del genitore violento
La controversa situazione ha preso una piega drammatica con l'entrata in campo di un genitore, che ha aggredito fisicamente il giovane portiere del Volpiano. Non essendo tesserato, non può essere giudicato dalla giustizia sportiva, quindi il caso è passato nelle mani della giustizia ordinaria che lo processerà per "lesioni a suo carico". Un episodio che, ancora una volta, mette in risalto il problema degli eccessi comportamentali anche tra gli spettatori.
Il coinvolgimento del dirigente del Volpiano
La tensione ha coinvolto anche un adulto, Angelo Sarritzu, dirigente del Volpiano, che invece di placare gli animi è stato sanzionato per "condotta violenta". Secondo le riprese e le testimonianze, Sarritzu si è malmenato con il genitore violento già menzionato, confermando l'inadeguatezza delle sue azioni in una situazione già abbastanza tesa.
Ammende alle società
Oltre alle sanzioni individuali, le società coinvolte hanno ricevuto delle ammende per non aver saputo gestire l'evento in modo appropriato. Spesso la pressione di voler ottenere buoni risultati e la mancanza di un'idonea gestione degli eventi portano a situazioni che minano lo spirito sportivo, specialmente a livelli giovanili.