Saverio Candela, arbitro della sezione di Moliterno, domenica 1 dicembre, durante la partita di Promozione tra Pietragalla e Viribus Potenza, ha vissuto un momento che segnerà per sempre la sua vita. Il fischietto, infatti, ha salvato la vita a un uomo che si era sentito male sugli spalti.
Cosa è successo?
Come riporta La Gazzetta dello Sport, verso i minuti finali del primo tempo, infatti, uno spettatore di 48 anni ha perso conoscenza e si è accasciato sugli spalti. Il medico sociale del club di casa, insieme ai volontari di Protezione Civile e Croce Rossa di presidio, è subito intervenuto sul posto. L'arbitro, consapevole della gravità della situazione, ha sospeso la partita e si è recato anch'esso sui gradoni, dove era stato portato anche il defibrillatore. Grazie alla sua formazione, Saverio Candela ha immediatamente messo in pratica le sue conoscenze: senza indugi, ha posizionato le placche sul corpo dell'uomo, seguendo le corrette procedure di rianimazione.
Le manovre apprese in un corso di primo soccorso
La sua prontezza ha permesso di stabilizzare il 48enne in attesa dell'arrivo del 118, che lo ha trasportato d'urgenza in ospedale.
Mi sono sentito di agire per quello che avevo imparato al Corso di primo soccorso, consapevole che quell’intervento può essere determinante contro la morte improvvisa
Dopo l'accaduto, il sindaco di Pietragalla, Paolo Cillis, ha voluto esprimere il suo apprezzamento inviando un messaggio al presidente regionale dell'AIA di Basilicata, Antonio Rubino, per congratularsi con Candela, l'arbitro che ha avuto il coraggio di intervenire e la prontezza di salvare una vita
Troppo spesso la categoria arbitrale è destinataria di ingiusti attacchi, troppo spesso assistiamo ad atti di inaudita violenza nei confronti di giovani arbitri, per questo motivo credo sia giusto rendere onore e dare la pubblicità che meritano a gesti di incredibile coraggio come quello del signor Saverio Candela. Che giunga al ragazzo il più vivo ringraziamento per ciò che ha fatto da parte dell’intera comunità di Pietragalla e, soprattutto, dalla famiglia del signore colpito dal malore
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