Il mondo del calcio portoghese, danese e non solo, è stato scosso dalla notizia della condanna di Andreas Schjelderup, promettente esterno del Benfica, finito al centro di una bufera giudiziaria. Il giocatore è stato condannato da un tribunale di Copenaghen per aver condiviso materiale pedopornografico sui social. La pena è stata sospesa, permettendogli di non interrompere la sua carriera, ma la questione ha aperto una serie di interrogativi sul suo futuro e sulle implicazioni per il Benfica.
La sentenza e le sue motivazioni
Secondo quanto riportato dal quotidiano A Bola, il tribunale di Copenaghen ha deliberato una condanna a 14 giorni di carcere per Andreas Schjelderup, con la pena sospesa, e un anno di libertà vigilata per aver condiviso illegalmente un video a contenuto sessuale riguardante minori. Il giudice ha determinato che l'ammissione di colpa da parte del giocatore fosse un fattore determinante per la riduzione della pena, che avrebbe potuto essere molto più severa. Il giudizio si è basato anche sugli "ottimi rapporti personali" del calciatore e sull'assenza di precedenti penali.
Le dichiarazioni di Schjelderup
Durante l'udienza, Schjelderup ha dichiarato: "Ho ricevuto il video su Snapchat come uno scherzo di cattivo gusto e l’ho inoltrato a un gruppo con quattro amici. Ho visto solo i primi secondi, ma ho capito che aveva contenuti sessuali e coinvolgeva due giovani uomini. Non appena l’ho inoltrato ai miei amici, ho capito subito che era illegale. L’ho immediatamente eliminato dal gruppo e dalla galleria del mio telefono". Queste parole sono state riportate da Nettavisen e sottolineano il pentimento immediato del calciatore, un elemento fondamentale nel processo decisionale del giudice.
La difesa e le alternative proposte
L’avvocato difensore di Schjelderup, Anders Nemeth, ha spiegato come il suo cliente non avesse avuto intenzione di cercare attivamente il video, ma si sia limitato a inoltrare un contenuto che gli era stato inviato. Nemeth ha anche discusso la possibilità di sostituire la pena detentiva con lavori socialmente utili, una proposta supportata dal calciatore stesso, sebbene il pubblico ministero abbia suggerito che tali lavori dovessero essere svolti in Danimarca.
Le conseguenze per il Benfica e il futuro del calciatore
La condanna rappresenta un duro colpo per il Benfica, che dovrà ora affrontare le ripercussioni di questa vicenda. Nonostante tutto, Schjelderup potrà tornare a giocare in Portogallo e sarà disponibile anche per la prossima sfida di Champions League contro il Napoli in programma il prossimo 10 dicembre. Il futuro del giovane calciatore appare tuttavia incerto, con la condanna che potrebbe rimanere come una macchia indelebile sulla sua carriera. Il club e i suoi tifosi sperano tuttavia che questo episodio possa diventare un monito per il giocatore, spingendolo a riconquistare la fiducia di squadra e pubblico.


