Juventus, come sta Yildiz: tutto quello che c'è da sapere sull'infortunio al ginocchio

La Juventus è alle prese con un problema al ginocchio del suo numero 10 Kenan Yildiz, di cosa si tratta
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Kenan Yildiz, giovane promessa della Juventus, sta lottando con un fastidioso problema fisico: la tendinopatia rotulea. Questo disturbo, sebbene gestibile, può compromettere le prestazioni di un atleta. Ma cosa comporta davvero questa condizione e quali sono i metodi per trattarla?

Cos'è la tendinopatia rotulea

La tendinopatia rotulea, come spiegato da IlBianconero, spesso chiamata anche "jumper’s knee" o "ginocchio del saltatore", è una patologia da sovraccarico che colpisce il tendine rotuleo, quella parte che connette la rotula alla tibia. È un problema decisamente comune tra giocatori di sport che prevedono movimenti esplosivi, come il calcio, il basket e la pallavolo.

I sintomi più comuni

  • Dolore nella parte anteriore del ginocchio, immediatamente sotto la rotula.
  • Fastidio durante l’allenamento o subito dopo l’attività fisica.
  • Rigidità mattutina o dopo periodi di inattività.
  • Sensazione di debolezza nella gamba interessata.

Tendinopatia rotulea, le possibili cause

Tra le cause più frequenti troviamo:

  • Sovraccarico funzionale, legato a eccessivi allenamenti o partite ravvicinate.
  • Scarsa elasticità muscolare nei quadricipiti e nei flessori.
  • Errori biomeccanici nella postura o nei movimenti durante la corsa.
  • Superfici di gioco dure o scarpe non adeguate.
  • Recupero insufficiente tra una seduta e l’altra.

Nel caso di Yildiz, l'elevata intensità degli impegni e la sua giovane età possono essere fattori che hanno contribuito a far persistere il fastidio.

Come si cura la tendinopatia rotulea

Il trattamento varia a seconda della gravità, ma di solito non richiede un intervento chirurgico. Le cure più comuni sono:

  • Riposo e riduzione dell'intensità degli allenamenti per permettere al tendine di recuperare.
  • Terapie fisioterapiche come tecar, laser e onde d’urto.
  • Esercizi di stretching e potenziamento mirati ai muscoli della coscia.
  • Uso di bendaggi o fasciature, come nel caso di Yildiz, per stabilizzare il ginocchio.
  • Eventuale supporto farmacologico per ridurre l’infiammazione.

Con un programma di recupero personalizzato e un’adeguata gestione dei carichi, la maggior parte degli atleti torna ad allenarsi regolarmente nel giro di poche settimane.

Giuseppe Patti
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