Intervenuto sulle frequenze di Radio CRC, il responsabile dello staff sanitario del Napoli, il dottor Raffaele Canonico ha fatto il punto sull'infermeria della squadra allenata da Antonio Conte, tra rientri ormai prossimi e recuperi che invece avranno bisogno di parecchio tempo. David Neres, Buongiorno, Rrahmani e Lukaku, questi i nomi su cui si è soffermato il medico dei partenopei.
Infermeria Napoli, il punto del responsabile medico sugli infortunati
Canonico ha dapprima parlato di David Neres: "Ha avuto un affaticamento il giorno della rifinitura, prima della partita. Avendo due settimane senza partite davanti, non abbiamo voluto rischiare contro il Cagliari. Era una problematica minore che si andava a risolvere da lì a pochi giorni: queste settimane sono servite proprio a permettergli di recuperare". Poi su Buongiorno: "Si allena in gruppo da Castel di Sangro, è entrato anche con il Cagliari e non c'è niente da aggiungere su di lui: è completamente recuperato". Infine su Rrahmani, infortunatosi con la maglia della sua nazionale, il Kosovo: "Ha avuto un trauma minore: una lesione di basso grado del bicipite femorale. Già ha iniziato l'iter riabilitativo. Gli infortuni muscolari possono avere una prognosi che va dalle 2 alle 10-12 settimane e dipende da vari fattori: questo è un trauma minore, quindi credo che salterà un paio di partite. Contro il Pisa? Potrebbe essere a disposizione, considerando che c'è anche una settimana tipo poi dopo il Pisa per arrivare al Milan. Dopo la guarigione clinica va completata la guarigione sportiva e l'inserimento in gruppo: sono aspetti che vanno a incastrarsi con il calendario".
Il recupero di Lukaku
"Con Lukaku ci siamo sentiti ieri sera, procede bene il suo iter riabilitativo secondo quelli che erano i tempi prefissati. Va chiarito che Romelu ha avuto una lesione molto importante al retto femorale con anche interessamento di uno dei due tendini inserzionali. Si potevano scegliere due strade: quella conservativa e quella interventistica, chirurgica. Il ragazzo ha deciso di perseguire la prima, considerando anche che le tempistiche sono simili. Lui è in Belgio, previa autorizzazione da parte del nostro staff medico: io ho un'interazione continua con i terapisti e con il collega che lo sta seguendo lì. Nel giro di un paio di settimane anche uno dei nostri terapisti salirà in Belgio per valutare anche dal vivo quello che sta facendo, fermo restando che a noi arrivano report quotidiani sulla sua evoluzione. Tutto sotto controllo e supervisionato da noi".