Nuova tegola per il Napoli di Antonio Conte: Stanislav Lobotka, pilastro del centrocampo azzurro, deve fermarsi a causa di un infortunio. Un imprevisto che mette il tecnico azzurro davanti all’ennesima emergenza a pochi giorni da sfide cruciali, tra le quali quella ostica contro la Juventus in campionato e il Benfica in Champions League. Ma cosa è successo esattamente e come si prepara Conte per affrontare queste assenze?
Il comunicato del Napoli
Nel comunicato ufficiale diramato dalla società partenopea, viene spiegato che durante l’attivazione pre-gara in vista della sfida di Coppa Italia contro il Cagliari, Lobotka ha avvertito un “risentimento muscolare al tibiale posteriore della gamba sinistra”. I controlli svolti hanno confermato un problema che potrebbe tenerlo lontano dai campi per un periodo stimato tra i dieci e i quindici giorni. Il club assicura che il giocatore ha già iniziato l’iter riabilitativo, ma dovrà restare a riposo nelle prossime gare fondamentali. Ergo, niente Juventus per lo slovacco.
Conte e l'emergenza in mediana: chi sostituisce Lobotka contro la Juventus?
Per Antonio Conte si apre una nuova fase di emergenza a centrocampo. Con Lobotka ai box, si allunga la lista degli indisponibili in quel reparto: De Bruyne, Anguissa e Gilmour già fermi per infortunio. Una situazione che obbliga il tecnico a rivedere i suoi piani in vista della Juventus e del Benfica. Il modulo 3-4-3 è l'unica opzione.
Ma chi potrebbe prendere il posto di Lobotka nello schieramento titolare? Tra le poche soluzioni a disposizione, il nome di Elmas emerge come possibile sostituto. Nel cuore del centrocampo, potrebbe fare coppia con McTominay, che ovviamente è imprescindibile ora più che mai. Una scelta che, tuttavia, dipenderà dallo stato di forma degli altri elementi disponibili e dalla strategia che Conte riterrà migliore per affrontare i prossimi impegni.
L’assenza di Lobotka arriva in un momento cruciale della stagione. La sfida contro la Juventus si preannuncia come uno snodo fondamentale per mantenere il passo delle prime in Serie A. In Champions League, invece, il Benfica di Mourinho rappresenta un banco di prova significativo per valutare le ambizioni europee degli azzurri.
