Conclusa l'esperienza alla Sampdoria, dove ha ricoperto il ruolo di dirigente nelle vesti di head of performance, Nicola Legrottaglie ha svelato le proprie ambizioni per il futuro nell'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Di questo e non solo ha parlato l'ex difensore della Juventus.
Legrottaglie: "Mi ispiro a Leonardo"
"Dopo aver giocato e allenato credo che la mia strada sia quella del manager - ha riferito Legrottaglie - mi piace il campo ma anche la gestione delle risorse umane. Il mio modello è Leonardo, mi ispiro a lui. Alla Sampdoria ho vissuto un'esperienza formativa come dirigente, in futuro mi piacerebbe tornare nei club dove sono stato protagonista in campo".
"Non mi sono fatto mancare nulla"
Quindi, sulla vita extra campo nel corso della carriera da giocatore: "Non mi sono mai fatto mancare nulla e non ho dovuto faticare" ha proseguito l'ex Juve. "Quando sei calciatore è tutto più semplice, vivi in un limbo e si perde anche il gusto della conquista. Sono stato troppo egoista nei rapporti con alcune ragazze e mi sono pentito. Per fortuna, però, a 28 anni ho capito che non era quello il senso della vita: la Bibbia mi ha aiutato a svoltare. Oggi mi godo mia moglie e mio figlio di 10 anni, che gioca a calcio nell'Alcione e anche a tennis a livello professionistico".
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