Allenarsi con un occhio bendato? Non è una trovata di un film di arti marziali, ma la nuova strategia di allenamento della Nazionale Under-21 italiana. Il CT Silvio Baldini, da sempre un innovatore, ha deciso di introdurre questa curiosa pratica, già sperimentata con successo lo scorso anno con il Pescara. Un’idea che oscilla tra genialità e follia, ma che ha solide radici nelle ultime ricerche in ambito sportivo.
Un allenamento fuori dal comune
Silvio Baldini non è nuovo a pratiche d'allenamento eccentriche e la sua ultima trovata non ha fatto eccezione: bendare i ragazzi dell'Under-21. L’obiettivo è tanto chiaro quanto ambizioso: migliorare concentrazione, percezione periferica e reattività. Il campo visivo ridotto costringe il cervello a lavorare di più per elaborare le informazioni sensoriali, e può farlo solo attraverso strategie più efficaci in fase di attacco e difesa. Questo particolare approccio sembra proprio uscito da un laboratorio di neuroscienze applicate ma, in realtà, sta diventando una realtà affermata tra i campi sportivi.
L’approccio scientifico
Non si tratta di una semplice moda del momento. Studi recenti hanno dimostrato che la riduzione della visibilità può portare a miglioramenti tangibili nel gioco dei calciatori. Una ricerca pubblicata su PLOS One ha coinvolto giovani calciatori in partite a campo ridotto con occlusione visiva e i risultati sono stati sorprendenti: cambiamenti nelle distanze tra i giocatori, nei ritmi di corsa e nei comportamenti spaziali. In uno studio su calciatori Under-14, Acta Gymnica, 2023, è stato inserito questo tipo di allenamento nel training settimanale, evidenziando miglioramenti nei tempi di esecuzione e una riduzione degli errori rispetto al gruppo di controllo.
Tecniche moderne per un calcio moderno
Questa pratica di allenamento con visione limitata non è un’esclusiva della Nazionale italiana. Si affianca a tecniche avanzate come l'allenamento con occhiali stroboscopici, dove l’intermittenza della visione aiuta a migliorare equilibrio statico e dinamico. Un protocollo di dodici settimane su calciatori universitari ha mostrato miglioramenti significativi. È chiaro che si sta andando verso una nuova frontiera della preparazione atletica, dove ingegno e illusioni ottiche si uniscono per forgiare un calciatore migliore.
Conclusione
Quello che Baldini ha introdotto con l’Under-21 potrebbe sembrare, a molti, una bizzarria. Ma la scienza dietro all’allenamento con un occhio bendato mostra chiaramente che c’è molto più di quello che appare. Le nuove generazioni di calciatori sono pronte a esplorare territori sconosciuti, spingendosi oltre i confini tradizionali per scoprire fin dove il talento, affiancato dalla tecnologia e l’ingegno umano, possa arrivare. Chissà che un giorno non vedremo tutte le nazionali abbracciare questa innovativa visione del calcio... letteralmente!