C'è qualcosa di magico nelle storie che sembrano uscire direttamente da un film, ma che rivelano invece la forza del talento e della perseveranza. Questo è il caso di Lautaro Rivero, giovane difensore centrale che ha vissuto un’impennata nella sua carriera calcistica: da venditore ambulante nelle strade di Buenos Aires a indossare la maglia della nazionale argentina, chiamato da Lionel Scaloni per le prossime amichevoli. In due anni, Rivero è passato dal vendere biscotti a realizzare il sogno di giocare per il suo Paese.
L'ascesa di Lautaro Rivero: dal mercato al campo
La parabola di Lautaro Rivero sembra una favola moderna: nato nel 2003, si è formato nel settore giovanile del River Plate. La sua famiglia non viveva nell'agio e per aiutarla Rivero si è sempre rimboccato le maniche. Come? Vendendo alfajores, quaderni e fiori al mercato centrale. Non un passatempo, ma un vero lavoro che gli consentiva di sostenere i suoi cari mentre si dedicava con cuore e anima agli allenamenti di calcio, coltivando il sogno di diventare un professionista.
L'arrivo al Central Córdoba e la svolta inattesa
Nella stagione 2024, Rivero fa il grande salto firmando per il Central Córdoba. È qui che il suo talento esplode: il difensore non solo conquista i tifosi con la sua grinta, ma diventa anche una delle rivelazioni del torneo. Partecipa alla Copa Libertadores, distinguendosi in numerose partite come uno dei migliori in campo.
La convocazione in nazionale: un sogno che diventa realtà
La storia di Rivero ha eco internazionale, quasi incredibile da raccontare. Non più solo un talento emergente, ma ora una promessa della nazionale argentina a un anno dai Mondiali, che rappresentano il suo grande obiettivo. Potrebbe scendere in campo in quella Coppa che i suoi compagni hanno sollevato in Qatar, un'esperienza che rappresenta l’apice di un cammino commovente e sorprendente.
